BIM

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Come il BIM fa comunicare Progettazione e Costruzione

Scritto da Roberto Marin
il 8 marzo, 2023

Tag: Lavorare in BIM

La tecnologia BIM ha cambiato radicalmente il modo in cui i professionisti nel settore dell'architettura, dell'ingegneria e dell'edilizia gestiscono i loro progetti di costruzione. Inoltre, il passaggio al BIM ha permesso di velocizzare la creazione di modelli tridimensionali, ottenendo una maggior precisione nei progetti e agevolando il successivo lavoro in cantiere. Vediamo come il BIM permette una comunicazione efficace tra architetti e costruttori.

 

Progetto e costruzione sono interconnessi

La fase di passaggio dal progetto alla costruzione nasconde un problema intrinseco nella vecchia metodo lavorativo: considerare la fase progettuale e la fase realizzativa come due silos indipendenti, ognuno con le proprie specifiche caratteristiche, che faticano a comunicare per essere più produttive.

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È importante considerare anche lo sviluppo delle tecnologie e la complessità dei progetti moderni rispetto a quelli di qualche anno fa. Con l'implementazione della domotica e dei complessi impianti odierni, sono necessarie una comunicazione precisa su tutti i livelli e una piattaforma condivisa a cui tutti possono accedere e lavorare.

Un primo aspetto comunicativo, secondo la filosofia BIM, è la possibilità di utilizzare il modello tridimensionale come perno fondamentale della progettazione. Si tratta di uno strumento potente per comunicare a tutte le figure coinvolte: lo studio dei tecnici, il cantiere, il cliente. Il modello è dotato di informazioni e, essendo nel campo BIM, devono essere pensate con particolare attenzione al tipo e alla qualità, per poi essere indirizzate e comunicate correttamente. 

 

Un ambiente di lavoro unico per i dettagli 3D

Nel precedente articolo abbiamo visto come creare e utilizzare un dettaglio 3D con l'aiuto di una vista 3D. In sintesi, una volta realizzata la vista sul particolare - in cui possiamo utilizzare quote ed etichette intelligenti - e l'immagine renderizzata, può essere interessante utilizzare un programma di fotoritocco per unire le due viste e ottenere una visualizzazione di grande effetto e comunicativa.

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Vediamo quindi quali sono i passaggi fondamentali:

  • Creare il dettaglio 3D usando la modalità in grassetto nell'area di selezione in pianta;
  • Definire l'inquadratura del dettaglio con l'aiuto di piani 3D di taglio;
  • Impostare la prospettiva a due punti di fuga per evitare che le linee verticali siano inclinate;
  • Creare il documento 3D e la relativa vista da impaginare nel layout.

Concluse queste operazioni, Luca Manelli ci insegna con un video come ottenere un dettaglio 3D graficamente accattivante utilizzando le capacità di Archicad e senza ricorrere a un programma di fotoritocco esterno:

  • Selezionare, nelle impostazioni del documento 3D l'opzione Uniforma penne del parametro Retini non selezionati all'interno della voce Elementi non selezionati. In seguito, selezionare la penna trasparente al parametro Penna-colore retino;
  • Impostare le dimensioni pari al doppio della misura della finestra del particolare impaginato nel layout per ottenere una risoluzione dell'immagine renderizzata. Fatto ciò, è possibile ottenere l'immagine renderizzata del particolare 3D e salvarla nel computer;
  • Importare il particolare nel layout attraverso il comando Posiziona Disegno Esterno presente alla voce Contenuto esterno del menù Archivio. In questa fase bisogna aver cura di non ridurre le dimensioni a quelle effettive della finestra del particolare impaginato in layout;
  • Posizionare l'immagine renderizzata nella stessa posizione della finestra del particolare 3D. Spostare quest'ultimo sopra all'immagine render, utilizzando l'ordine di visualizzazione e cercando di allineare il più possibile le due viste.

A questo punto, avendo impostato il documento 3D con retini trasparenti, è possibile visualizzare i materiali dell'immagine render mentre vengono visualizzati i retini del documento con le relative parti selezionate. Inoltre, per il documento 3D c'è anche la possibilità di utilizzare un'etichetta associativa con un testo automatico per descrivere gli elementi selezionati.

Ecco un semplice esempio di come Archicad sia stato pensato non solo per la progettazione, ma anche per la parte comunicativa che rappresenta un aspetto importante per il lavoro degli architetti. Senza considerare poi la possibilità di compiere tutte le operazioni in un unico ambiente senza il bisogno di accedere a software esterni. 

 

Comunicazione tecnica tra progettisti e costruttori

Per risolvere un questione di incomprensione tecnica, derivante dall'utilizzo di tavole tecniche bidimensionali, il segreto è proprio la migliore comprensione di tematiche costruttive tramite l'utilizzo del modello tridimensionale BIM. Tra le tante avventure in cantiere, ecco un esempio sull'utilizzo del BIMx per capire l'importanza dell'aspetto comunicativo. 

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In riferimento al video di Luca Manelli e alla vista che ha realizzato, risulta più semplice comprendere che all'interno delle stanze c'è un controsoffitto e ricordarlo anche durante la fase esecutiva. La comprensione diventa immediata appena si vede il controsoffitto ed è possibile informare facilmente tutte le persone coinvolte nel progetto, anche utilizzando il BIMx.

Inoltre, considerando il modello 3D realizzato da Luca Manelli, diventa più facile comunicare la situazione interpiano dell'edificio ad un tecnico competente in acustica ambientale nel caso in cui il solaio sia in comunione tra due diverse unità abitative. In questo modo, è possibile valutare la stratigrafia di progetto adottatata per il solaio e la presenza del controsoffitto, indicando senza fraintendimenti dove va inserito il materassino fonoisolante e che caratteristiche deve avere il controsiffitto attraverso una semplice annotazione sul file PDF.

 

Collaborare in Archicad: i file d'interscambio IFC

Tutti i membri del team di progettazione hanno la possibilità di visualizzare i progetti in modo accurato, identificare e risolvere eventuali problemi prima che si verifichino evitando ripercussioni sulle tempistiche e sulla qualità dei lavori.

Un esempio è il rilevamento delle interferenze tra tecnici con sfere di competenza diverse: ti è mai capitato di trovarti in cantiere e, a cose fatte, ottenere poco spessore del massetto al di sopra degli impianti elettrici ed idraulici che passano sul solaio a causa del loro incrocio? Cose che possono essere tranquillamente risolte prima della messa in opera con il metodo BIM e la relativa comunicazione.

Un grande aiuto può essere il file di interscambio IFC. In Archicad per questo tipo di formato di file bisogna utilizzare i traduttori, alcuni dei quali sono già disponibili nella dotazione standard di Archicad. Si trovano nel menu Archivio: basta selezionare la voce Interoperabilità, poi IFC ed infine Traduttori IFC. Nella parte sinistra della finestra possiamo trovare l'elenco dei traduttori disponibili per l'importazione e per l'esportazione.

Nel caso in cui volessi utilizzare un traduttore IFC ritagliato in base alle tue esigenze (dell'ufficio o dei vari tecnici) possiamo importare quello modificato e lasciato all'interno del template che utilizzi. Per importarlo basta selezionare il pulsante importa e poi scegliere il template specifico: apparirà una nuova finestra in cui sarà possibile selezionare il traduttore desiderato. Luca Manelli spiega nel dettaglio tutti i passaggi per importare in Archicad un Traduttore IFC

 

Lavorare senza limiti con la tecnologia BIM

Nella puntata di Archicad Talks di febbraio, ci sono stati come ospiti Davide Fancello e Marco Fois dello Studio Inhori. Sicuramente nomi che hai già sentito grazie al caso studio sulla riqualificazione degli spazi esterni dell'Argriturismo Canales realizzata con Archicad. 

Il loro studio, con sede in Sardegna, è composto da giovani figure professionali. Archicad ha permesso loro di espandersi lavorando secondo la filosofia OpenBIM e il sistema Teamwork di Graphisoft.

L'utilizzo della tecnologia BIM consente a tutti i membri del team di accedere ai dati del progetto, favorendo il confronto e la discussione per risolvere eventuali problemi in modo più efficiente. Diventa essenziale soprattuto quando i collaboratori esterni sono sparsi ad esempio per tutta Italia, proprio come quelli a cui si apppoggia lo Studio Inhori. Sono riusciti a creare un gruppo solido e vincere il concorso Internazionale Iscol@ per il polo scolastico di Dorgali.

 

Comunicare il progetto al cliente

La comunicazione indirizzata al cliente trova nelle viste del modello 3D le migliori alleate: per i tecnici le piante architettoniche bidimensionali sono facili da leggere, ma lo stesso non vale per il cliente.

I render fotorealistici e i walk-through (o meglio, passeggiate) utilizzabili con il BIM sono di grande aiuto per far comprendere l'aspetto di un edificio, come si adatta all'ambiente esterno, come le persone interagiranno con esso o in che modo il progetto di ristrutturazione interna migliorerà la vita dei proprietari. O, ancora, le scelte dei materiali fatte per dare più enfasi a determinate caratteristiche. 

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Visto dalla parte del cliente il BIM può sembrare inaccessibile e molto tecnico, ma con l'utilizzo di un interfaccia grafica che trasforma un modello BIM complesso in un fruibile modello 3D esplorabile da smartphone o tablet, tutto diventa molto più semplice. Per far comprendere gli spazi, gli ingombri e i materiali utilizzati si può usare BIMx, permettendo al cliente di esplorare l'ambiente da tablet o smartphone. Questo aiuta a ridurre i tempi di completamento del progetto e previene l'insorgenza di variazioni in corso d'opera.

Se il cliente vuole una specifica tipologia di porta non inclusa inizialmente, come viene comunicato e cosa comporta questa variazione? Innanzitutto va capita l'incidenza del costo della variazione chiamando l'Impresa per avere un preventivo di spesa. È probabile che questa variazione di costo non sia percepita dal cliente perché, dopo averla vista in un progetto simile, diventa un suo desiderio.  

Nei modelli BIM informatizzati su Archicad sono disponibili strumenti importanti come l'abaco, che permette di tener sotto controllo tutte le voci di spesa e discutere con il cliente per far rientrare la variazione, consultando il modello e variando le quantità in tempo reale per avvicinarci il più possibile al budget previsto.

Addio alle lunghe discussioni via mail e alle telefonate di ore, da ripetere all'infinito con tutte le figure coinvolte. Riunendo informazioni e persone nello stesso momento tutti sono informati in tempo reale e si evitano incomprensioni. 

Il valore della condivisione e della comunicazione facilitata dal BIM permette agli operatori economici di prestare più attenzione ai progetti e agli investimenti di capitale. In questo modo, le aspettative saranno soddisfatte più facilmente e i progettisti potranno spiegare come le loro scelte influiscono sulle quantità di materiali necessari per il progetto, mettendo al corrente anche l'operatore economico.

La filosofia BIM racchiude un grande valore comunicativo del progetto che, se ben canalizzata, può facilitare tutto il lavoro, permettendo una migliore comunicazione tra le figure coinvolte.

 

 

 

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