BIM

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I vantaggi del BIMx: un'avventura in cantiere

Scritto da Roberto Marin
il 14 dicembre, 2021

Tag: Lavorare in BIM

I vantaggi offerti dal BIMx sono molti: non solo ci consente di avere tutte le informazioni del progetto in un unico posto, ma ci garantisce anche una progettazione più fluida e una comunicazione molto più efficace. Tuttavia, è ancora diffuso un certo timore nei suoi confronti. Approfondiamo il tema nel racconto di una giornata in cantiere.

 

Un ambiente particolare

Questa mattina fa freddo. Ieri il capo cantiere mi ha chiamato perché ci sono problemi con il progetto esecutivo del cemento armato ed è stata richiesta la mia presenza, così oggi sono arrivato di buon'ora: ogni rallentamento è una perdita di denaro e non bisogna sprecare tempo.

Il cantiere è un ambiente particolare, dove i progetti realizzati in studio prendono vita passando dall'idea al materiale. Non c'è da stupirsi se in questi ambienti gli architetti vengono visti più o meno come la caricatura del comico Maurizio Crozza, solo con il caschetto antifortunistico. Pazienza, ci si fa l'abitudine; ma oggi sarà ancora diverso. Questa volta ho con me il mio tablet e vedo già che, appena mi avvicino all'area di lavoro, lo strumento inizia ad attirare sguardi curiosi.

Il primo a notare questo aggeggio tecnologico è proprio lui: l'indissolubile Umarell del caso. Lo vedo già che sta per dire qualcosa: al suo sguardo attento nulla sfugge e basta guardare il leggero movimento agli angoli della sua bocca per capire che sarebbe stata emessa di lì a poco una sua vibrante sentenza. Dalla mia ho la prontezza di riflessi: appena noto il movimento pre-sentenza dell'Umarell, scatta il movimento naturale della mia mano che va a prendere lo smartphone dalla tasca per rispondere a una finta chiamata.

Con la coda dell'occhio vedo che l'Umarell, costretto al silenzio da questa chiamata improvvisa, torna quieto nella sua iconica posizione, intento a osservare, in attesa del passaggio di un'altra vittima sacrificale. Lui sa che passerà qualcuno a cui affidare il suo verdetto inappellabile. Non sa quando, ma sa che passerà.

 

Il nuovo che avanza

Le nuove tecnologie, come tutto ciò che si presenta come nuovo in contesti che hanno raggiunto un certo equilibrio stabile, vengono accolte con un misto di timore e scetticismo. Così era stato per il CAD ai tempi del passaggio dal disegno a mano al disegno digitale, così è ora per il passaggio dal tecnigrafo digitale al BIM. E la storia si ripete quando si portano in cantiere strumenti un po' più vicini a un computer che a uno smartphone.

migliorare-esecuzione-progetto

Pensate la sorpresa quando a breve si vedrà Spot, il cane robotico a movimento autonomo di Boston Dynamics, passeggiare per i cantieri mentre rileva lo stato di avanzamento dei lavori sfruttando i sensori LiDAR e il laser scanner 3D di cui è dotato. Ma questa è una storia per un'altra volta.

In ogni caso, portare un tablet in cantiere (che contiene al suo interno tutte le tavole del progetto esecutivo al posto dei classici faldoni cartacei) suscita ancora effetto. Dopotutto, la carta ha ancora un certo peso in cantiere.

È dai tempi della costruzione delle piramidi che si usano i papiri per indicare come costruire un edificio complesso, per quale motivo un architetto di oggi dovrebbe stravolgere una tradizione durata migliaia di anni? Il motivo è semplice quanto importante: per migliorarne la comprensione (e quindi l'esecuzione) del progetto.

 

Site meeting o riunione in cantiere: dal problema alla soluzione

Cercando di non intralciare il lavoro delle maestranze, mi dirigo verso due figure che mi stanno aspettando vicino alla baracca di cantiere. Mentre mi avvicino, sia il capo cantiere che l'operaio specializzato mi riconoscono e vedo il loro sguardo interrogativo posarsi sul tablet che porto sottobraccio.

«Architetto, buongiorno! Vedo che non ha le tavole di progetto. Non si preoccupi, le abbiamo noi in baracca!»

«Buongiorno a voi! Grazie, ma non è necessario.»

E mentre parlo, volto la cover del mio tablet e apriamo le danze.

L'operaio specializzato, addetto alla posa dei ferri del cemento armato che andranno sistemati tra qualche giorno, è stato chiaro e ha sentenziato: «Non ne vengo a capo!»

Curioso. Non è un operaio di primo pelo e anzi, più di una volta se l'è cavata in contesti difficili, dimostrando le sue capacità. Questo campanello d'allarme vuol dire solo una cosa: c'è qualcosa che non quadra.

Non mi rimane che approfondire partendo dall'inizio, aprendo le tavole in formato PDF dell'ingegnere strutturista. Me le ha inviate in questo formato "vecchia scuola" nonostante lavori con modelli 3D. E dire che lavorando con i modelli strutturali tridimensionali ci vuole davvero poco a rendere la progettazione più fluida seguendo la filosofia BIM. Sarebbe sufficiente superare la continua lotta tra proprietà intellettuale del proprio lavoro (e quindi le reticenze legate alla trasmissione ad altri professionisti di qualcosa al di fuori degli intoccabili file PDF) e la conoscenza dei formati di esportazione del programma di calcolo strutturale come l'IFC. Basterebbe questo a far dialogare il software di calcolo strutturale con il software di BIM authoring.

rendere-progettazione-fluida

Ma io sono qui per risolvere un problema e non mi posso permettere di disperdere energie, devo mantenere la concentrazione. Se non altro, i file PDF aiutano molto a trasmettere le informazioni. Per un lavoro che verte sull'utilizzo di questa tipologia di file uso l'applicazione PDF Expert di Reddle. È molto utile quando si hanno a disposizione solo tavole o relazioni in formato PDF, perché oltre alla loro rapida visualizzazione mi permette di prendere nota direttamente su di essi.

Aprendo le tavole del progetto esecutivo del cemento armato, mi sono reso conto della difficoltà nel trasmettere l'idea progettuale ed esecutiva del portale strutturale, oggetto focale della riunione, a causa della sua particolare forma. Infatti, nonostante conoscessi il progetto, era difficile spiegarsi con le sole parole e gli elaborati grafici esecutivi del cemento armato, anche se pieni di quote, disegni, diametri, sezioni e prospetti, lasciavano alcuni dubbi interpretativi.

Il passaggio continuo tra una tavola in PDF e l'altra non era la soluzione giusta per dirimere la questione: serviva solo a darle un contorno, ma il punto continuava a sfuggire. Era giunto il momento di passare a qualcosa che potesse rendere più chiara l'idea progettuale: non mi rimaneva che sfoderare l'applicazione BIMx e il modello BIM tridimensionale del progetto architettonico.

 

Migliorare la comprensione in pochi passaggi

Una volta aperta l'applicazione e selezionato il file BIMx caricato il giorno prima sul mio tablet, ho selezionato la vista del modello 3D in alto a destra. Un tap sull'immagine e il modello tridimensionale è aperto.

Dopodiché, ho preferito passare a un'impostazione grafica che non distogliesse l'attenzione dal problema che stavo cercando di risolvere. Un tap sull'icona a tre puntini in alto a destra per scegliere dal menu la voce impostazioni e nella categoria ombreggiatura ho scelto la voce bianco e nero.

Ho iniziato a navigare verso il punto incriminato: con un semplice drag che si può effettuare sullo schermo, ho ruotato il modello fino ad arrivare in prossimità del portale. Per avvicinare la visuale è stato sufficiente effettuare il classico pinch to zoom che abbiamo imparato tutti a usare con l'avvento dei moderni smartphone.

migliorare-la-comprensione

Per agevolare la comprensione ho aggiunto la vista in 3D della tavola di progetto, utile per avere qualche riferimento in più degli ambienti visualizzati, come ad esempio le dimensioni di porte e finestre: un tap sul marker blu presente sul pavimento per aprire la finestra da cui selezionare la voce mostra in 3D.

Ora si tratta solo di far capire nel dettaglio come va eseguito il portale. La scelta non poteva che ricadere sullo strumento sezione. Per attivarlo è bastato un tap sulla seconda icona in basso a sinistra dello schermo. In questo modo si visualizza il piano di sezione, che si può muovere in tempo reale con un dito, permettendo di arrivare dritti al punto e spiegare come doveva essere casserato e armato il portale che aveva suscitato così tante perplessità.

 

Il momento della verità

Mentre muovo il piano di sezione e arrivo alle conclusioni, noto che intorno a me è sceso il silenzio. Vedo gli occhi dei miei due interlocutori attenti sullo schermo, ma loro non aprono bocca. Ponendomi il problema che anche questa strada percorsa per la spiegazione non sia sufficiente e che non sia stata la scelta migliore, concludo il discorso con la domanda: «È tutto chiaro ora?»

La pausa tra la formulazione della domanda e la relativa risposta è durata nella mia testa almeno 5 minuti. In realtà, non sarà passato non più di mezzo secondo, ma è stato sufficiente per iniziare a sentire l'aumento di temperatura...

«Eh, certo Architetto che ora è più chiaro! Anzi, si può stampare questa vista che ci ha fatto vedere, così da poterla seguire mentre casseriamo?»

Come dicevo all'inizio, la carta ha ancora un certo peso in cantiere.

Un intimo sospiro di sollievo e decido di velocizzare le operazioni effettuando uno screenshot dello schermo, premendo contemporaneamente il tasto home e accensione dell'iPad.

«Nessun problema. Ho appena inviato l'immagine della vista alle vostre email, così la potete stampare direttamente. Controllate e fatemi sapere se l'avete ricevuta.»

Problema risolto. Un attimo di tranquillità in attesa dell'arrivo del prossimo dilemma.

 

Una comunicazione semplificata 

Grazie al modello 3D, la comunicazione è semplificata, perché chi lo guarda non deve effettuare uno sforzo di immaginazione e di fantasia come quello che è richiesto a chi sta guardando la rappresentazione bidimensionale del progetto. Infatti, è già tutto rappresentato e si tratta solo di guardare il modello come se si guardasse un videogioco.

comunicazione-semplificata-bimx

Oltre a questo vantaggio, l'ipermodello porta con sé tutte le informazioni che abbiamo deciso di comunicare: il book di layout, cioè tutte le tavole del progetto (architettonico, strutturale e impiantistico) che possiamo richiamare facilmente con appositi marker durante la navigazione del modello.

Questo è un tipo di utilizzo di BIMx che diventa fondamentale per la risoluzione dei problemi, senza per forza ricorrere alla realtà virtuale immersiva, ma semplicemente guardando il modello tridimensionale su un tablet per comprendere meglio l'edificio progettato tramite la sua copia virtuale.

Infine, una nota conclusiva riguardo a questa poliedrica applicazione. Anche quest'anno BIMx è vincitrice della sezione Mobile Technology del Construction Computing Awards 2021 londinese, come Archicad 25 per la sezione BIM Product of the year 2021. Invito i più curiosi a dare un'occhiata alla pagina ufficiale del concorso, dove è possibile conoscere i vincitori delle altre numerose categorie.

 

 

 


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