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Progetto Magoda: Architettura contro la malaria

Scritto da GRAPHISOFT Italia
il 9 agosto, 2022

Tag: Internazionale, Residenziale

Il progetto Magoda è costituito da una serie di otto case prototipo situate in Tanzania. Creati in collaborazione con la comunità locale, i prototipi sono esempi di architettura innovativa utilizzata per migliorare la salute e il benessere nell’Africa sub-sahariana, una regione altamente soggetta a malattie infettive.

Ogni architetto sviluppa un’idea di cosa sia la vera architettura. Alcuni pensano che si tratti del concetto, o dei dettagli, oppure di creare spazi che ci spingono a diventare versioni migliori di noi stessi. Altri concentrano i propri sforzi per creare un insieme coerente di forma, funzione, tecnica e materiali. Infine, esistono architetti che desiderano salvare il mondo dalle malattie. Ingvartsen Architects è uno studio di architettura che appartiene a quest'ultima categoria: la loro missione è creare le prime case senza malaria al mondo.

 

Oltre 400 mila decessi annuali dovuti alla malaria

La malaria è una malattia molto diffusa nelle aree tropicali e subtropicali e l’Africa ne è particolarmente colpita. Secondo l’OMS, nel 2015 oltre 200 milioni di casi di malaria sono stati responsabili di oltre 400.000 decessi.

Poco dopo la laurea, l'architetto Jakob Knudsen è stato coinvolto in progetti di assistenza sanitaria in Tanzania. Il suo lavoro ha portato a un incontro con un medico tedesco che ha condiviso la passione di Jakob per la lotta alla malaria. Insieme hanno deciso di sviluppare alloggi senza malaria in una comunità locale.

La chiave degli alloggi è garantire la ventilazione naturale, ponendosi in alternativa alla creazione di case più dense che si traducono in un clima interno quasi insopportabile. Diminuendo la temperatura interna dell'alloggio, le persone utilizzano le zanzariere, impedendo così alle zanzare di entrare.

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Casa per insegnante

 

Sviluppo del Progetto Magoda

Per acquisire le conoscenze necessarie per sviluppare soluzioni, Ingvartsen Architects ha coinvolto gli studenti per studiare le strutture abitative tradizionali in Africa, India, Thailandia e nelle Filippine. Ciò è stato fatto utilizzando un noto toolbox per architetti, attraverso il rilevamento e la registrazione. I disegni hanno costituito la base per una serie di modelli 3D degli edifici, che sono stati poi utilizzati per creare simulazioni di temperature che avrebbero formato una cosiddetta linea di base. Hanno inoltre testato le modifiche di progettazione e sviluppato diversi prototipi digitali per nuovi tipi di abitazioni prive di malaria.

Successivamente, l’architetto e il medico si sono recati nel piccolo villaggio di Magoda per costruire sette diversi prototipi delle loro case, oltre a ristrutturare tre case esistenti come riferimento. Dopo aver testato le 10 case, hanno utilizzato i dati del progetto per costruire un’ultima casa, risultato finale del loro lungo viaggio.

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Casa per insegnante, sezione diagramma del flusso d'aria

 

Un approccio basato sull’evidenza

Nel corso di un anno hanno misurato sia la temperatura interna dell'alloggio sia il numero di zanzare.

I risultati hanno mostrato che le case tradizionali africane hanno una temperatura interna ideale solamente circa il 50% delle volte, e le case convenzionali rinnovate per la malaria solo il 20% delle volte a causa della cattiva circolazione dell’aria; le nuove case di Ingvartsen invece avevano una temperatura interna ideale circa l’80% delle volte.

Le nuove tipologie di case sono soltanto il 10-50% più costose da costruire rispetto alle quelle tradizionali, quindi realizzare case senza malaria è alla portata economica di molti. La tipologia standard è una casa stretta ad un piano, ma il team ha testato anche versioni a due piani, che offrono viste e aria fresca aggiuntiva. Successivamente si è notato che nelle case a due piani c’erano ancora meno zanzare che trasportavano malaria – forse perché queste volano più vicino al suolo e questo tipo di alloggio ha un clima interno migliore rispetto alle case ad un piano.

 

Con il Progetto Magoda diminuiscono le infezioni da malaria

Il progetto Magoda ha portato alla costruzione di case con temperature e climi interni migliorati. Allo stesso tempo, ha risolto i problemi con le strutture della cucina e le latrine. Le migliori condizioni hanno aumentato il numero di persone che dormono protette dalle zanzariere, il che ha anche drasticamente ridotto il numero di infezioni da malaria.
Il progetto riconosciuto a livello internazionale è stato selezionato per i WAN Awards, ha vinto un premio al World Architecture Festival ed è stato presentato al Padiglione della Danimarca presso la Biennale di architettura di Venezia 2016.

Il progetto Magoda è andato in mostra a livello internazionale e in formula itinerante con modelli di cartone e fotografie all’avanguardia. Giornalisti di tutto il mondo hanno mostrato interesse per questo straordinario progetto: tra gli altri, il progetto è stato presentato in The Financial Times e ArchDaily.

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Magoda House modellata in Archicad

 

Nuovi progetti in Gambia, nelle Filippine e in Danimarca

Oltre a The Magoda Project, Ingvartsen Architects ha ristrutturato 440 case in Malesia e in Gambia. Lo studio ha lavoranto a un edificio di 18 piani con negozi, abitazioni e parcheggi, situato nelle Filippine – il loro terzo progetto lì. In Danimarca, sono stati coinvolti in un edificio amministrativo per Statoil, che consiste in moduli prefabbricati in legno per container. Si è occupato inoltre di un lussuoso cottage con dettagli e materiali di alta classe.

 

Il BIM, uno strumento indispensabile

Ingvartsen Architects impiega 7 persone e in studio utilizza gli strumenti digitali necessari per completare i progetti con più facilità. Utilizzano Rhino, Grasshopper e Archicad, oltre a strumenti più tradizionali come AutoCAD, Illustrator e SketchUp. Jakob Knudsen è certo che il BIM è qui per rimanere a Ingvartsen, anche se sentono ancora che stanno solo sfruttando una piccola parte delle numerose possibilità.

Non capita tutti i giorni di incontrare architetti che si sforzano di combattere i problemi di tutto il mondo usando l’architettura come arma. Ed è anche raro che i progetti inizino con una registrazione approfondita, una simulazione 3D, edifici che rendono possibili test 1:1 e documentazione attraverso la fotografia d'architettura. Tutto viene fatto in accordo con i futuri residenti e la comunità locale.

 

Informazioni su Ingvartsen Architects

Ingvartsen Architects ha condotto una vasta gamma di progetti di architettura tra cui progettazione, costruzione di edifici, pianificazione e consulenza ai clienti, distribuiti su diversi tipi di sviluppo, ristrutturazione e interior design.

La società è guidata e di proprietà dell’architetto MAA Jakob Knudsen.

 


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