Tag: Interior Design
La progettazione di una casa include sempre alcuni ambienti chiave. In questo articolo vediamo come digitalizzare il dettaglio impiantistico di una cucina grazie alle viste isometriche di Archicad.
Superate le feste, superate le consegne straordinarie. Se siamo stati bravi, è importante ripartire con una mente libera e riposata. Dare più valore al nostro tempo ci permette di trovare nuove soluzioni e idee alternative rispetto al solito, di vedere il mondo da altri punti di vista.
Ad esempio, a un architetto che sta prendendo il caffè di prima mattina, mentre osserva una suggestiva alba invernale, può saltare in mente di usare una vista isometrica per studiare e comunicare il dettaglio impiantistico di una cucina con Archicad. Vediamo come funziona.
Il tracciamento degli impianti tradizionale
Una volta, nell’era pre-digitalizzazione del lavoro del Direttore Lavori, era uso e costume tracciare i nuovi impianti da realizzare direttamente in cantiere, senza tavole cartacee, durante un sopralluogo congiunto con il Cliente e l’impiantista. Il tutto utilizzando uno strumento che i writer conoscono molto bene: la bomboletta spray, tendenzialmente di colore nero opaco.
Il tracciamento avveniva segnando la posizione dei sanitari e della cucina sulle murature intonse e appena costruite, lasciando agli impiantisti un discreto margine di manovra per la soluzione dei passaggi delle tubazioni, sia elettriche che idrauliche, con fortune alterne nella realizzazione. Molto dipendeva da due variabili non proprio controllabili: quanto i due impiantisti riuscivano a dialogare e il livello di simpatia reciproco. C’è da dire che questa pratica di tracciamento era anche molto facilitata all’epoca dall’assenza di impianti particolari, come quelli domotici o di ventilazione forzata installate nelle case moderne.
Una volta tracciati gli impianti con la bomboletta, la Direzione Lavori poteva “sparire” dal cantiere per l’intera durata dei lavori necessari alla realizzazione degli impianti, palesandosi una volta concluse le lavorazioni impiantistiche per effettuare i vari collaudi informali di assenze di perdite di acqua e di cablaggi elettrici mal funzionanti.
Quanto era facile la vita della Direzione Lavori all’epoca, eh? Non possiamo certo compararla al lavoro preciso e puntuale della Direzione Lavori di un moderno cantiere, possibilmente digitalizzato.
A che punto è la digitalizzazione?
A proposito, permettetemi una riflessione all’alba del 2025: da qui in avanti sarà sempre più evidente il divario tra gli uffici tecnici che hanno abbracciato la digitalizzazione (per capacità, per disponibilità finanziarie, per credo, per qualsiasi motivo) e gli uffici che non hanno ancora portato a termine il loro percorso digitale (per gli stessi motivi elencati in precedenza, ma in senso opposto).
Divario che non sarà più facilmente colmabile, a meno di grossi investimenti e rallentamenti nel processo progettuale, che potrebbero mettere a rischio la professione stessa. La professione, infatti, non è più quella che siamo stati abituati a portare avanti fino ai primi venti anni del 2000, come l’esempio del Direttore Lavori descritto qui sopra. Il tempo per la digitalizzazione è in pratica finito: ora, chi è a buon punto con la digitalizzazione dei processi si troverà in linea con il lavoro moderno.
Percorso a parte invece, pare prendere il mondo della Pubblica Amministrazione, ma non mi voglio addentrare nel discorso, lasciando il giudizio al lettore, alla luce della richiesta di ulteriore proroga dell’obbligatorietà del BIM nei lavori pubblici richiesta dall’ANCI.
Il progetto: digitalizzare una cucina
Nei progetti di ristrutturazione di un appartamento, oltre a cercare di distribuire nel modo migliore gli ambienti per garantire il miglior comfort abitativo in base alle esigenze del Cliente, si deve prestare la giusta attenzione ad almeno quattro ambienti chiave: il soggiorno, la cucina, la camera da letto e il bagno.
Anche se posso dare per scontato che abbiate tutto il modello tridimensionale del progetto, per fare il tracciamento isometrico di questo esempio non è strettamente necessario averlo e si può iniziare facilmente anche avendo solo la pianta 2D di uno degli ambienti sopra citati.
Avvio semplice: dalla vista in pianta si tracciano due muri per formare un angolo cottura e il solaio. Ora basta aggiungere l’arredo della cucina usando il layout a disposizione della libreria standard di Archicad. Fatto? (detto alla Giovanni Muciaccia).
Si passa poi alla vista 3D: personalmente, passo allo stile 3D “Disegno tecnico” impostando il motore 3D su “Vettoriale”, mentre nella scheda “Contorni” imposto la qualità “Migliore”, valore “1” per i contorni e valore “2” per il corpo, togliendo completamente le ombre. Qui dipende sempre un po’ da ciò che volete ottenere, in base al vostro gusto, diciamo che la mia può essere una buona base di partenza.

Ora andiamo a impostare la vista assonometrica al posto dell'attuale vista prospettica: con un clic sulla linguetta della scheda “Vista 3D” compare il menu contestuale, sul quale si va a selezionare la voce “Impostazioni proiezione 3D”, dalla finestra di dialogo vado a selezionare il tasto “Proiezioni parallele” per accedere alla sua finestra di impostazioni. Qui bisogna selezionare l’icona a forma di casetta a fianco della scritta “Assonometria personalizzata” e scegliere l’opzione di vista che ci interessa, la terza in alto a partire da sinistra, che imposta l’assonometria in modalità isometrica.
Rimanendo nella stessa finestra di impostazioni, dobbiamo regolare la posizione della telecamera, spostando l'icona "casetta con due cerchi": uno dedicato, appunto, alla telecamera, e l’altro alla posizione del sole. Chiaramente, la posizione della telecamera deve essere a favore dell’angolo cucina.
Impostata la vista, non rimane che salvarla. Procediamo con un clic col tasto destro sulla linguetta della vista 3D e selezioniamo “Salva vista come…”: nella finestra di dialogo. Nel campo “Nome personalizzato” possiamo scrivere un nome evocativo del tipo “Isometria cucina”, in modo da poterla trovare facilmente nell’elenco delle viste, perché può sempre tornarci utile, anche solo come base da utilizzare per studi architettonici in digitale con iPad ed Apple Pencil.
Per infiocchettare come si deve questa vista e sfruttarla per il nostro scopo, bisogna creare un documento 3D, semplicemente con un clic col tasto destro sullo spazio vuoto della vista assonometrica, selezionare la voce “Nuovo documento 3D da 3D…” e scegliere un altro nome evocativo tipo “Isometria cucina quotata”.
Ultimo tocco, prima di procedere al prossimo step, è fare un clic con il tasto destro sulla linguetta superiore del documento 3D, selezionare la voce "Impostazioni documento 3D" e portare l’attenzione nella scheda “Apparenza modello”: qui vado a scegliere alla voce "Elementi non tagliati" e la voce “Uniforma penna”; mettere il relativo segno di spunta ed impostare la relativa penna sul numero 81 e spessore 0.18.
Abbiamo, in pratica, lo stesso risultato grafico della vista assonometrica salvata, ma abbiamo bisogno di vedere dietro ai mobili per rendere visibili i punti di collegamento degli impianti: il modo più veloce è selezionare il gruppo dell’oggetto della cucina ed andare a sovrascrivere il materiale, scegliendo un vetro tra quelli messi a disposizione.
Rappresentare gli impianti
Partiamo dalle quote: selezionato lo strumento "Quota", iniziamo a quotare le distanze tra gli elementi importanti che vogliamo evidenziare dell’impianto.
Se il testo delle quote vi sembra troppo grande, controllate la scala impostata: ad esempio, se il documento 3D è impostato in scala 1:100, basterà portare la scala al valore di 1:50 per ridurre le dimensioni del testo della quota; questo fattore di scala lo potete impostare nella scelta rapida, disponibile nel gruppo di strumenti in basso nello schermo.
Nel caso non l'abbiate ancora fatto, è il caso di seguire il suggerimento di Luca Manelli di impostare l'altezza del testo a 2 mm, per avere un buon equilibrio tra leggibilità e quantità di informazioni; nel caso date un’occhiata a questo video.
Una volta ridimensionato il testo, potete anche decidere la sua posizione: un’opzione interessante potrebbe essere quella di ruotare il testo con la stessa inclinazione delle linee isometriche.
Per farlo in modo facile, bisogna usare le maniglie dei blocchi di testo: opzione attivabile aprendo il menu “Visualizza”, selezionando la voce “Opzioni Visualizzazione a Video” e selezionare la voce “Maniglie blocchi di testo”. Dopo questo: si seleziona una maniglia, tasto destro del mouse per aprire il menu contestuale e si selezione la voce “Muovi” poi la voce “Ruota” (oppure si usa la scorciatoia da tastiera “cmd+E” su Mac).
La mia scelta preferita, però, rimane quella di inserire manualmente l’angolo di rotazione del testo nell’apposito campo una volta che è selezionata la quota, ricordando che gli angoli degli assi isometrici sono tutti uguali tra di loro e con valore di 120.
L’ultimo step è occuparsi dei punti di connessione con i muri dell’impianto elettrico e idraulico.
Impianto elettrico
Per quanto riguarda l’impianto elettrico, bisogna inserire l’oggetto parametrico che simuli la cassetta elettrica inserita nel muro, utile per identificare i vari punti dell’impianto elettrico necessari ad alimentare energicamente gli elettrodomestici della cucina.
Senza lanciarmi in voli pindarici e per semplificare il lavoro, utilizzo l’oggetto parametrico della scatola elettrica presente nella libreria MEP standard di Archicad: preferisco utilizzare qualcosa di semplice, visto che nel 2025, ormai, dovrebbe essere un lavoro a carico del MEP specialist e non degli architetti progettisti. Sfortunatamente, la situazione non è proprio questa in Italia; nel mio workflow questa è la strada più veloce e indolore, sia a livello professionale che a livello di modello informatizzato, seguendo il mantra “Meno c’è, meno si rompe”.
Per migliorare l’aspetto grafico ho aggiunto manualmente le linee di estensione delle quote, utilizzando una semplice linea 2D ed utilizzando uno stile di linea tratteggiata.
Tocco finale, per migliorare la leggibilità dell’impianto, ho aggiunto un numero identificativo della cassetta a muro, per rendere univoca l’individuazione, il quale troverà riferimento nella legenda esplicativa: anche in questo caso, faccio qualcosa di molto semplice utilizzando lo strumento cerchio 2D e testo.
Impianto idraulico
Per l’impianto idraulico la situazione è un po’ più complicata, ma solo perché stiamo utilizzando un layout parametrico della cucina. Questo oggetto molto utile lavora in modo diverso rispetto agli altri oggetti parametrici singoli che si possono trovare all’interno della libreria standard di Archicad; nella fattispecie, faccio riferimento alla possibilità di visualizzare i punti di collegamento degli impianti dei relativi oggetti che ne sono dotati.
Ad esempio, per visualizzare i punti di attacco del lavello della cucina, si dovrà ricorrere al tipico “barbatrucco”, per aggirare questa mancanza e facilitarci il lavoro! Per prima cosa, bisognerà nascondere il lavello del layout della cucina semplicemente togliendo il relativo segno di spunta dal pannello delle proprietà. Dopodiché, bisognerà aggiungere il singolo lavello, che potete trovare sempre nella libreria standard di Archicad, adattandolo alle vostre esigenze e posizionandolo in modo corretto sul piano della cucina. Ricordatevi che anche questo oggetto dovrà avere un materiale di tipo vetro per renderlo trasparente e bisogna accertarsi di rendere visibili i connettori idraulici dell’oggetto (li potete sempre trovare all’interno delle proprietà dell’oggetto cercando il pannello “Connessioni”).
Si può utilizzare lo stesso metodo applicato all'impianto elettrico per le quote e i riferimenti numerici, magari cambiando colore per non generare confusione e migliorare la leggibilità nel caso vogliate tenere i due impianti nella stessa vista. Altrimenti, si possono creare viste separate per ogni impianto (cosa che preferisco, visto che gli elaborati andranno consegnati a due squadre impiantistiche diverse).
Sembra un processo lungo a leggersi, ma a farlo ci si mette davvero poco. Risultato: hai creato un tracciamento isometrico degli impianti chiaro e preciso partendo da un modello 3D basilare. Mi sembra una soluzione che possa rendere più facile la vita sia al progettista che agli impiantisti, da usare in attesa che diventi prassi avere un modello MEP degli impianti realizzato da uno specialista.