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Traduzione dell’articolo What 1,200+ Architects and Designers Really Think About AI in Architecture di ArchDaily.
Che si tratti di entusiasmo o prudenza, non c'è modo di sfuggire all'emozione per l’intelligenza artificiale in architettura. L’AI, infatti, offre ad architetti e designer il potere di innovare, razionalizzare e creare un progetto di costruzione che sia funzionale e, allo stesso tempo, visivamente accattivante.
Tuttavia, quando una tecnologia è così rivoluzionaria non sorprende che siano presenti anche molte preoccupazioni. La perdita di creatività, il cambiamento dei ruoli di lavoro e i dilemmi etici sono solo alcuni esempi dei timori che riguardano l’adozione dell’intelligenza artificiale in architettura. Per capire cosa ne pensa veramente questo settore dell’AI è stato chiesto a oltre 1.200 architetti come la utilizzassero nel loro lavoro quotidiano. Ci siamo concentrati soprattutto sul comprendere come questo strumento influenzi i processi di progettazione e i flussi di lavoro, domandando inoltre quale impatto, secondo loro, potrebbe avere l’intelligenza artificiale per il futuro di questa professione.
La maggior parte dei partecipanti lavora in un'azienda da 20 dipendenti, o meno, principalmente con sede negli Stati Uniti. Le aziende che offrono progettazione architettonica sono le più rappresentate, con il 77% degli intervistati; tuttavia, si è parlato anche di altri settori come l'interior design, l'urbanistica, il paesaggio e l'ingegneria.
L’uso dell’intelligenza artificiale è spinto dalla sperimentazione e dall’apprendimento autonomo
Come molte altre tecnologie rivoluzionarie, la quantità di risorse didattiche e di formazione ufficiale non è riuscita a stare al passo con l’evoluzione di questi strumenti tecnologici innovativi e, per questo motivo, gli utenti sono stati costretti a sperimentare e ad acquisire le competenze necessarie in completa autonomia.
L’indagine ha rivelato che l’apprendimento autogestito è il modo più diffuso con cui architetti e designer hanno imparato a sfruttare la tecnologia dell’intelligenza artificiale; infatti, più della metà degli intervistati - precisamente il 60% - utilizza l’AI senza avere una formazione ufficiale e completa.
Problemi di integrazione, mancanza di tempo per i test e insufficienti risorse di formazione sono solo alcune delle sfide quotidiane che vengono affrontate per cercare di introdurre AI nella realizzazione di progetti architettonici. Tuttavia, più di due terzi degli intervistati utilizzano già l’intelligenza artificiale o intendono farlo molto presto.
L'AI porta più soddisfazione nelle prime fasi del progetto
Agli architetti e ai designer è stato chiesto quanto fossero soddisfatti della qualità di rendering generati dall'intelligenza artificiale rispetto ai soliti metodi tradizionali, oltre il 67% degli intervistati ha risposto di essere molto stupito dell'alto livello dei risultati ottenuti, grazie all’uso dell’AI nelle prime fasi di progettazione.
Infatti, i rendering di qualità sono uno strumento essenziale in tutto il flusso di lavoro architettonico, ma soprattutto nelle prime fasi di progettazione. Questa parte effettivamente richiede molta esplorazione delle idee e collaborazione con il cliente, quindi avere dei rendering chiari è molto utile per presentare il progetto al meglio. La funzionalità di Archicad che ci aiuta nel creare visualizzazioni 3D dettagliate e stimolanti durante le prime fasi di progettazione è la nuova AI visualizer: abbiamo scritto una guida qui.
È stato dichiarato, inoltre, che l'intelligenza artificiale è utilizzata principalmente per modificare immagini già esistenti e generarne altre partendo da istruzioni di testo. Per quanto riguarda la qualità dei rendering AI nelle altre fasi del percorso di progettazione, a causa della necessità di estrema precisione e controllo nello sviluppo del design, solo il 30% dei partecipanti ha affermato che i rendering AI possono essere adatti.
L'AI diventerà presto d'uso quotidiano nella progettazione architettonica, ma prima deve evolvere
Poiché la popolarità di questa tecnologia non smette di aumentare, architetti e designer si aspettano che essa avrà un ruolo sempre più significativo nella progettazione architettonica. Tuttavia, prima che diventi una pratica ordinaria, sono tutti d'accordo che questo strumento debba continuare ad evolversi in modo tale da poter affrontare tutte le sfide quotidiane e arrivare a soddisfare gli standard professionali.
Il 52% degli architetti ha anche espresso preoccupazione nei confronti dell’intelligenza artificiale poiché potenzialmente in grado di compromettere la sicurezza del lavoro nel campo della visualizzazione architettonica. Il 74%, infatti, concorda sul fatto che dovrebbero esserci maggiori linee guida etiche in grado di regolare l’uso dell’AI.
Per garantire che l’inclusione dell’intelligenza artificiale nell’architettura migliori la professione, anziché sminuirla, è necessario introdurre delle linee guida appositamente create per il settore, in modo tale che possano proteggere la proprietà intellettuale, la garanzia della qualità e la trasparenza nelle applicazioni dell’intelligenza artificiale.
Nel complesso c’è ottimismo riguardo al potenziale dell’AI in architettura, sia per quanto riguarda il suo potere di trasformazione, che per la presenza di ostacoli che stimolano un dibattito continuo su come dovrebbero essere risolti. La miscela di entusiasmo e cautela indica che, sebbene la comunità dell’architettura sia felice di abbracciare la tecnologia, trova che ricercare un approccio equilibrato sia la chiave per iniziare a usare con successo l’AI nel mondo dell’ architettura.