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Tecne 2000: sfruttare l'innovazione per progetti ecosostenibili

Scritto da GRAPHISOFT Italia
il 10 giugno, 2021

Tag: Commerciale, Ecosostenibile

Utilizzare tecnologie all'avanguardia nella realizzazione dei propri progetti ormai non è solo utile, ma fondamentale. In questo modo si può puntare a standard qualitativi elevati sia per la costruzione di nuovi edifici sia per opere di riqualificazione. Vediamo come lo Studio Associato Tecne 2000 ha realizzato il progetto del Bar Reef Sansone.

 

Lo studio: Tecne 2000

Nel 1965 Giuliano Pardi fonda lo Studio Tecne 2000 e in seguito riesce a trasmettere la passione per la professione ai figli Massimiliano e Marco. Così nel 1992, nella provincia livornese, nasce lo Studio Associato Tecne 2000.

Alla base della filosofia dello Studio c'è l'idea che l'impegno professionale debba sempre essere sostenuto da un articolato programma di ricerca progettuale. Infatti, le attività svolte si dividono tra committenze pubbliche e private in vari settori: dalla bioclimatica all'abbattimento dell'inquinamento elettromagnetico e del Radon, passando dal recupero delle acque meteoriche e reflue, prevedendo la riduzione dei consumi energetici con utilizzo di fonti alternative.

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Il BIM per velocizzare i processi

Lo Studio ha ben presto introdotto Archicad nelle attività lavorative per lo sviluppo delle commesse. È l'Arch. Massimiliano Pardi a spiegarci il motivo che l'ha spinto a utilizzare il software: Ho conosciuto Archicad ai tempi dell'università, quando ancora si chiamava Radar. Ne ho riscontrato fin da allora la facilità di utilizzo. Dopo la laurea ho convinto lo studio a investire in questo software e acquistare la licenza. Così abbiamo iniziato con Archicad 6.

La scelta è ricaduta su Archicad e non su altri programmi di BIM authoring perché la creazione di oggetti parametrici risulta molto più semplice e intuitiva. Inoltre, il software permette di velocizzare molto i processi lavorativi. Nella nostra zona di competenza siamo stati tra i primi a utilizzare una tecnologia tridimensionale con una progettazione più dettagliata e una netta riduzione dei tempi di cantiere, e questo è un fattore per noi determinante nella nostra quotidiana attività lavorativa.

Ormai da qualche anno, lo Studio sta sperimentando l'implementazione del BIM. L'Arch. Massimiliano Pardi prosegue: Oggi utilizziamo l'ultima release di Archicad e lavoriamo anche in TeamWork, il sistema BIM oriented per la collaborazione tra professionisti. Anche se devo dire che viviamo ancora qualche ritardo, soprattutto in alcuni settori che fanno fatica a utilizzare l'esportazione per lavorare in modo collaborativo. Lo Studio Tecne 2000, però, vede nel BIM un importante futuro.

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Il BIM per lo Studio ha un significato essenziale e determina anche l'apertura alle nuove tecnologie e ai nuovi dispositivi per l'ausilio alla progettazione. Lavoriamo con i rilievi in 3D del terreno, spiega il Geom. Marco Pardi, socio dello Studio, che poi riportiamo in Archicad e modelliamo a livello tridimensionale. È un'operazione che ci permette di comprendere molte cose sui possibili sviluppi del progetto. Archicad ci consente una migliore qualità di lavoro non solo nella fase di progettazione ma anche in cantiere, grazie alla possibilità di rendere più dettagliato e specifico il progetto. Stiamo sperimentando anche l'utilizzo di nuvole di punti acquisiste tramite droni.

Fondamentale nel percorso di formazione e implementazione della metodologia BIM è stato il supporto da parte di Fermat Design, il rivenditore locale con cui si è instaurata un'importante collaborazione. La scelta di utilizzare e sviluppare il BIM si è rivelata strategica e permette allo Studio di portare avanti un metodo di lavoro sempre più rapido ed efficiente. In questo modo, è possibile porsi sul mercato in maniera fortemente concorrenziale.

 

Il progetto: il Bar Reef Sansone

L'approccio BIM ha richiesto la necessità di una formazione mirata e specifica e sta aiutando lo Studio anche a sviluppare la propria sensibilità verso la progettazione ambientale e la bioarchitettura. Proprio in un contesto di tutela naturalistica, lo Studio ha realizzato il Bar Reef Sansone, collocato su un promontorio affacciato sulla spiaggia all'interno della Costa Bianca di Portoferraio, nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.

L'esigenza era realizzare un'opera che diventasse una struttura amovibile a servizio della spiaggia di Sansone. Il progetto si è andato a inserire in un contesto naturalistico sottoposto a tutela paesaggistica e la sua realizzazione ha quindi richiesto soluzioni particolari. I nuovi volumi e gli spazi funzionali sono stati inseriti nel contesto naturalistico, privilegiando l'utilizzo di materiali naturali. La progettazione del verde, invece, è stata pensata per disegnare aree di relax ombreggiate che permettono alla macchia mediterranea di penetrare nel progetto. Di conseguenza il risultato è un perfetto esempio di ricerca di integrazione con la dimensione naturale.

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L'edificio si compone di tre livelli: i locali tecnici e i servizi igienici al piano rialzato; la cucina, l’area bar e due terrazze esterne al secondo e la terrazza belvedere con il giardino pensile all’ultimo. Il rivestimento esterno è in doghe di legno naturale dal colore che richiama quello dei tronchi di leccio che circondano la struttura. La facciata è ricoperta in gran parte da due orti verticali contraddistinti per la presenza di erbe aromatiche che crescono spontaneamente in questi luoghi. Un giardino pensile sulla terrazza superiore racchiude in sé alcune piante della macchia mediterranea per ritrovare e far riconoscere la vegetazione tipica dell’area.

La struttura a telaio del manufatto, realizzata completamente a secco in ferro e legno prefabbricato, racconta l’Arch. Massimiliano Pardi, ci ha permesso di realizzare l'opera senza eseguire movimenti terra. Anche i solai di calpestio interni e le terrazze esterne, realizzate in pagliolato in legno, sono sollevati da terra per non modificare il profilo originario del terreno sottostante.

Per non contaminare il sito durante la fase di realizzazione, si è optato per l’utilizzo di materiali naturali come i pannelli isolanti in fibra di legno per le pareti esterne a telaio e i materassini in lana vergine di pecora per le pareti interne e la correzione dei ponti termici. Tutto questo materiale montato a secco permetterà, al momento dello smontaggio dell'intera struttura, di lasciare lo stato dei luoghi come trovato in origine. Tutti gli impianti sono di nuova generazione, conclude l'Arch., e con l’utilizzo del fotovoltaico e accorgimenti bioclimatici, l’edificio è risultato in classe energetica A4.

La struttura ha partecipato a svariati concorsi vincendone alcuni, tra cui il Green Solutions Awards del 2018 per le categorie User’s choice e Bassa emissione di CO e il Premio Sostenibilità del 2019 - Premio del Pubblico come Vincitore della categoria ex novo non residenziale.

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Il Parco acquatico Elbaland: un progetto in costruzione

Altrettanto rilevante per il percorso di implementazione del BIM dello Studio è il progetto del parco acquatico Elbaland, in fase di costruzione. Sulla stessa area esisteva già un parco a tema, negli anni completamente dimenticato. Il progetto ha quindi richiesto sia l'intervento sulle strutture esistenti sia la creazione di nuove.

Anche in questo intervento, racconta l’Arch. Massimiliano Pardi, abbiamo cercato di essere il più sostenibili possibile. Stiamo utilizzando un legno proveniente da foreste con marchio FSC (Forest Stewardship Council), sistema di certificazione forestale internazionale che garantisce la realizzazione del prodotto con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite. Abbiamo potuto lavorare in BIM grazie al lavoro collaborativo della ditta Brione Holz Srl di Trento che utilizza Archicad e un ambiente condiviso. Questo ha permesso una perfetta interazione in grado di velocizzare sia la fase progettuale sia la fase esecutiva.

 

 

 


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