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La filosofia OpenBIM di ARCHICAD consente di eseguire un coordinamento informativo corretto e puntuale. Infatti, grazie allo scambio di dati con formato aperto IFC, la collaborazione tra professionisti diventa più aperta e trasparente. Tale approccio alla progettazione permette una gestione efficiente ed efficace delle complessità di ogni singolo progetto. Oggi presentiamo un brillante lavoro dello studio Arsarc.
Seguendo le diverse evoluzioni di ARCHICAD, lo studio di progettazione Arsarc utilizza questo software da più di vent'anni. Il software è stato fondamentale per poter standardizzare l’approccio dello studio nei confronti delle nuove commesse verso una progettazione architettonica sempre più integrata in BIM.
Chi è ARSARC
Forte delle sue precedenti esperienze professionali in aziende legate al mondo della progettazione architettonica e interior design, nel 2002 Massimiliano Benga decide di fondare lo studio Arsarc puntando fin da subito ad un approccio rivolto all’applicazione delle nuove tecnologie e allo sviluppo di un processo di progettazione integrata. Nel 2007 entra a far parte dello studio anche Maria Antonia Russo.
Nel campo della rappresentazione lo studio ha acquisito negli anni una notevole esperienza nella realizzazione di modelli architettonici e urbanistici, utilizzando sia metodi tradizionali, sia nuove tecnologie, tra cui ad esempio la fresa a controllo numerico, il taglio ad acqua e al laser e la stampa 3D. Seguendo questa filosofia progettuale da molti anni lo studio Arsarc lavora con il processo BIM ottenendo anche significativi riconoscimenti (Premio BIM&Digital Awards 2018 categoria “Piccoli progetti”; Premio BIM&Digital Awards 2017 categoria “Edifici commerciali”) ed assumendolo come approccio costante per la progettazione architettonica integrata.
Gestire al meglio ogni singolo progetto
In questo percorso lo studio Arsarc ha potuto contare sull’affidabilità di un software come ARCHICAD, pioniere e leader nella metodologia Building Information Modeling (BIM), che dal 1998 ha accompagnato tutte le varie evoluzioni dello studio risultando sempre la scelta ideale per gestire in maniera efficiente ed efficace le complessità di ogni singolo progetto in una visione collaborativa e di condivisione.
“Una delle caratteristiche principali del nostro studio fin dalla sua nascita – racconta il fondatore Massimiliano Benga – è quella di aver incentrato il nostro metodo lavorativo sull’utilizzo della tecnologia per lo sviluppo di una progettazione tridimensionale. In questo ARCHICAD è stato sicuramente lo strumento più adatto per accompagnarci nelle evoluzioni dei nostri processi progettuali fornendoci un valido aiuto nella resa dettagliata di ogni elaborato e facilitando il lavoro di esportazione di layout e tavole”.
Avvalendosi della collaborazione di uno staff di professionisti specializzati per gestire le complessità di ogni singolo progetto, lo Studio Arsarc sviluppa i suoi progetti lavorando in sinergia e condividendo in maniera facile e veloce dati e informazioni.
“Anche in questo caso – spiega Massimiliano Benga – non esiste altro modo di eseguire un coordinamento informativo corretto se non ricorrendo tutti all’utilizzo del BIM. La filosofia OPEN BIM propria di ACHICAD garantisce un flusso di lavoro aperto e trasparente che consente ai professionisti di collaborare tra loro tramite lo scambio di dati e informazioni con formato aperto IFC”.
Nuova sede centrale UMC
Un traguardo nel processo di implementazione del BIM è stato il progetto della nuova sede centrale UMC in Arabia Saudita, che è stato premiato ai BIM&Digital Awards 2017 nella categoria “Edifici commerciali”. Questo progetto introduce un processo innovativo all’interno della società committente, in quanto coniuga la rispondenza alle linee guida FCA Fiat-Chrysler (edifici “come vetrine” con grandi ed alti spazi vetrati, in cui è necessario il sovradimensionamento degli impianti HVAC) con la razionalizzazione dei costi di costruzione e di gestione richiesti, affrontando l’aspetto della sostenibilità energetica in un ambiente climaticamente sfidante attraverso un approccio LEED.
L’edificio progettato si sviluppa su 4 livelli più un livello interrato destinato a parcheggio e locali tecnici, per un totale di circa 13mila m². Piano terra, mezzanino e parte del primo sono destinati all’esposizione della concessionaria mentre la restante parte del primo piano e l’attico ospitano gli uffici.
Il design è connotato da elementi di “riconoscibilità aziendale” come i colori dei pannelli e gli elementi verticali inseriti in facciata, con geometrie e volumi molto caratterizzati come la rampa a forma di ellisse cuspidale che dal piano terra collega i piani superiori ed il grande parallelepipedo, pensato per ospitare impianti, servizi e locali tecnici, che taglia l’edificio orientato verso La Mecca.
Una particolare attenzione in questo progetto è stata riservata alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico con una notevole riduzione dei consumi e dei costi di manutenzione dell’edificio nel suo ciclo di vita.
“L’obiettivo perseguito fin dall’inizio – racconta Massimiliano Benga – è stato quello di realizzare un edificio SMART, compatibile con i protocolli LEED e certificabile in una seconda fase. L’unico strumento in grado di perseguirlo era il processo BIM (Building Information Modeling), con la realizzazione di un unico modello, condiviso tra i vari soggetti, in cui sono confluiti tutti i dati e le informazioni progettuali. Ciò ha permesso un totale controllo del progetto nella fase preliminare e definitiva, una riduzione degli errori e delle interferenze tra le differenti discipline progettuali che ha permesso di individuare ed eliminare infinite criticità molto prima della cantierizzazione, e una tempistica più rapida per l’ottenimento delle autorizzazioni. L’utilizzo di ARCHICAD ci ha permesso di creare un “edificio virtuale” utilizzando elementi strutturali “reali” e una grande varietà di oggetti parametrizzati, consentendo inoltre una rappresentazione sia 2D che 3D con aggiornamenti degli elaborati in tempo reale”.
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