Negli ultimi anni la professione dell’architetto ha subito un’accelerazione digitale senza precedenti. Se fino a poco tempo fa il BIM era visto come una metodologia innovativa per il coordinamento dei progetti, oggi rappresenta lo standard operativo per chi lavora nel settore dell’architettura e dell’ingegneria.
Ma la vera rivoluzione non riguarda soltanto i modelli 3D o la condivisione delle informazioni: è arrivata con l’Intelligenza Artificiale. Questa accelera il lavoro degli architetti in molte aree del nostro ufficio, tra cui la gestione e l'implementazione dei dati, rendendo più efficiente un’attività che spesso richiede tempo e precisione, come ad esempio la definizione dei Property Set (PSet) nei modelli BIM.
In questo articolo vedrai come l’uso combinato di Archicad, Excel e AI può diventare un alleato prezioso per arricchire i modelli con informazioni strutturate, coerenti e facili da gestire, e soprattutto capirai come cambia questo flusso di lavoro con AI Assistant di Archicad 29.
Un modello BIM non è semplicemente un modello 3D: è un contenitore di dati. Ogni elemento – muri, porte, finestre, solai – non è solo una geometria, ma porta con sé informazioni che ne descrivono le caratteristiche.
I Property Set (PSet) sono insiemi di proprietà associate agli oggetti del modello.
Questi dati possono riguardare:
La corretta implementazione dei PSet è fondamentale per garantire l’interoperabilità per lo scambio corretto di informazioni tra software diversi, la conformità normativa rispetto degli standard IFC e delle normative vigenti e la gestione del ciclo di vita dal progetto alla manutenzione dell’edificio.
ll problema?
La definizione manuale dei PSet richiede tempo, attenzione e spesso porta con sé errori o incongruenze. Ed è proprio qui che possiamo far entrare in gioco l’AI!
Archicad, da sempre, pone grande attenzione alla gestione dei dati. Gestore Proprietà è lo strumento centrale in Archicad per definire, organizzare e gestire tutti gli insiemi di dati proprietà associati agli elementi del modello: puoi creare, modificare e assegnare proprietà personalizzate agli elementi del modello. Inoltre, Archicad supporta gli standard IFC, consentendo di esportare i PSet in modo coerente.
Tuttavia, chi ha lavorato su progetti complessi sa che la quantità di proprietà da gestire può essere molto elevata perché ogni progetto ha le sue specificità ed i PSet devono spesso adattarsi a richieste differenti (clienti, enti, normative).
Il risultato è un lavoro ripetitivo e poco creativo, che rischia di sottrarre tempo alle fasi più progettuali.
Anche se non è il più adatto, Microsoft Excel viene utilizzato come strumento di supporto alla gestione dei dati BIM. Il più corretto, infatti, dovrebbe essere Access, sempre di Microsoft, utilizzato per la creazione di Database.
In ogni caso, attraverso le funzioni di importazione ed esportazione offerte da Archicad, è possibile:
Una volta esportati i dati in forma tabellare puoi usare Excel per controllare la coerenza delle informazioni, applicare regole di compilazione e gestire grandi quantità di dati in modo ordinato.
Noioso, certo: a noi architetti le tabelle non ci hanno mai fatto impazzire, ma l’abbinamento con l’AI apre scenari molto più interessanti.
L’Intelligenza Artificiale può essere utilizzata come “assistente intelligente” per automatizzare e ottimizzare la gestione dei PSet. Può, infatti, intervenire in svariati ambiti. Di seguito te ne elenco tre che potrebbero stuzzicare la tua curiosità.
Uno dei problemi più comuni nei modelli BIM è la non coerenza dei dati (nomi diversi per lo stesso materiale, unità di misura discordanti, errori di formattazione): una grana che può risolvere l’AI chiedendo di uniformare le nomenclature, correggendo errori ricorrenti e segnalare incongruenze tra elementi simili.
In progetti internazionali o interdisciplinari, i PSet devono essere comprensibili a team diversi: far eseguire all’AI una traduzione dei PSet in più lingue ed associare riferimenti normativi o link a database esterni può diventare molto produttivo una volta messo a punto il flusso di lavoro per avere risultati attendibili.
A proposito, sottolineo che in tutti questi casi bisogna sempre fare azioni di controllo: in fin dei conti, anche se viene chiamata Intelligenza Artificiale si tratta di uno strumento che non pensa e accelera solo i processi.
Vediamo ora come puoi utilizzare concretamente Archicad, Excel e l’AI per gestire i PSet.
Bello vero? Proviamo a farlo insieme!
Dopo aver disegnato un muro semplice, andiamo nell’abaco dei muri: come puoi vedere ci sarà un solo record con tutti i dati relativi dell’oggetto parametrico disegnato, comprese misure e caratteristiche tecniche.
A questo punto, potrei pormi la domanda di quale possa essere la trasmittanza termica di questo muro, solo per una valutazione preliminare e senza ricorrere a software specifici per la redazione di relazioni tecniche energetiche. Potrei anche chiedermi lo stesso per la valutazione preliminare della resistenza acustica di un muro o di una finestra, per dire.
Per rispondere a questa domanda puoi ricorrere all’esportazione delle caratteristiche in un file tabellare che posso far elaborare ad un’AI per darmi i valori più plausibili delle due caratteristiche richieste, in base al materiale che è indicato nella tabella (se indicato) o suggerire la stratigrafia adottata, il tutto direttamente nel prompt.
L’esportazione dei dati è semplice: una volta aperto l’abaco dei muri bisogna seguire il menu “File”, si segue la voce “Interoperabilità”, “Classificazioni e proprietà” ed infine si sceglie la relativa voce di esportazione.
Ottenuto il nostro file tabellare Excel, possiamo utilizzarlo per istruire la nostra AI, prima di tutto caricandolo come fonte, dopodiché scrivendo un prompt di questo tipo:
Analizza il file Excel caricato; determina le caratteristiche e le dimensione dell’elemento; stabilisci il valore più probabile della trasmittanza termica in base alle caratteristiche desunte dal file Excel e se ti mancano degli elementi per questa valutazione, chiedimi ciò che ti serve. Fammi vedere il ragionamento passo passo che hai utilizzato per determinare il valore e, ottenuta la mia approvazione, inseriscilo in modo corretto nello stesso file Excel di cui poi eseguirò il download. Ricorda che il file Excel di cui eseguirò il download dovrà mantenere le stesse caratteristiche di formattazione e di formato del file Excel fornito come fonte e che dovrà essere importato in Archicad senza problemi di compatibilità o lettura.
Fatte le valutazioni del caso, sia del ragionamento che l’AI ha effettuato, dei valori restituiti ed apportate le eventuali modifiche, possiamo scaricare il file Excel dall’AI ed importalo in Archicad.
In questo caso il percorso da utilizzare è lo stesso di quello descritto in precedenza utilizzando però la voce adatta per l’importazione delle proprietà da un documento tabellare; attenzione solo alla formattazione che l’AI dà al file Excel modificato e al suo formato, potrebbero generare errori di importazione; nonostante la richiesta esplicitata nel prompt potresti incontrare dei problemi.
Un vantaggio di questo flusso di lavoro è evitare la compilazione manuale dei PSet e in senso generale anche adattare i PSet a normative o standard diversi; una volta messo a punto il flusso, si può far scalare a progetti più grandi.
Ora, questo è un esempio abbastanza semplice dell’utilizzo di un’AI e di un file tabellare per gestione dei dati relativi a un modello BIM. Ma il concetto, esteso a una mole di dati ben più considerevole, è decisamente molto più complesso di questo esempio.
In più, con la nuova versione di Archicad 29 in cui è stato introdotto l’AI Assistant, la situazione si semplifica molto perché possiamo non uscire da Archicad, non dover appoggiarci ad un file esterno per la condivisione dei dati e sperare che la procedura fin qui descritta generi un file Excel senza ulteriori lavorazioni.
Lascio al lettore alcuni spunti per il nuovo flusso di lavoro che si va a configurare con AI Assistant:
Al di là dei risultati che saranno ottenuti, noterai che rispetto al flusso di lavoro descritto in precedenza, questo con AI assistant ti lascerà più tempo per la progettazione perché non devi perdere tempo a far dialogare AI esterna e formati di file Excel formattati correttamente.
Naturalmente, l’integrazione dell’AI non è neutra: il controllo umano è sempre necessario perché l’AI può suggerire errori senza considerare l’aspetto caratteristico di ogni progetto che dovrà essere di volta in volta trasferito all’AI dando un contesto.
Aspetti che in qualche modo sono mitigati o migliorati attraverso l’integrazione sempre più stretta tra AI e software di progettazione come abbiamo visto con AI Assistant.
Posso però immaginare che, nei prossimi anni, verranno incluse ulteriori funzionalità AI-native (direttamente in Archicad e/o attraverso Project Aurora visto in anteprima all’evento Graphisoft Ignite 2025) per la generazione automatica dei PSet richiesti da un determinato standard ad esempio, oppure il controllo in tempo reale della coerenza dei dati o, ancora, suggerire soluzioni progettuali basate su analisi predittive.
La gestione dei Property Set non è un dettaglio secondario, ma un aspetto cruciale che ci porta dritti dritti al Livello 2 dell’utilizzo del BIM: con questi nuovi strumenti abbiamo la possibilità di automatizzare e migliorare un processo che tradizionalmente richiedeva molto tempo e attenzione. Inoltre, ci permettono di conformarci all'AI ACT (Legge 132/2025) che sollecita ad alcuni adempimenti nell'utilizzo dell'AI nella professione.
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L’AI dunque non sostituisce la competenza dell’architetto, ma la affianca, rendendo più efficiente e precisa la gestione dei dati lasciandoci tempo per dedicarci a ciò che conta davvero: la qualità architettonica e la visione del progetto.