Tag: Lavorare in BIM, Risorse
Possiamo immaginare gli oggetti nel BIM come dei contenitori in cui riversare geometrie e informazioni combinate nel modo più opportuno. Fare BIM senza gli oggetti è come fare un trasloco senza scatoloni: dovremmo fare avanti e indietro per trasportare pochi elementi alla volta con il rischio di perderli e di non essere in grado di ricomporli nel giusto ordine. Equivale a dire che dovremmo modellare ogni singola porta, ogni elemento d’arredo e componente.
Cos'è una libreria BIM
Attenzione: un oggetto 3D non è automaticamente un oggetto BIM. Perché lo si possa considerare tale, deve portare delle informazioni, dev’essere opportunamente identificato e può contenere un grado di parametricità più o meno spinto. In proposito, consigliamo la lettura dell’articolo sui LOIN (Livello di Fabbisogno Informativo) e la norma UNI 17412-1.
Le librerie di oggetti, per analogia, sono come gli scaffali in cui trovano posto interi scatoloni ben disposti con un ordine preciso. Con tanto di etichette al loro posto a rendere facile e immediato il loro reperimento per chiunque partecipi al progetto. Avere delle librerie ben costruite è importante, tanto che molti studi, soprattutto di grandi dimensioni, prevedono delle persone che si dedichino alla loro creazione e gestione.
Per costruire le nostre librerie abbiamo a disposizione diversi strumenti e numerose risorse online. Vediamo quali sono, distinguendole in base al loro autore, allo scopo e all’intelligenza insita negli oggetti.
Le librerie di sistema
Sono incluse nel pacchetto di installazione del software stesso e/o disponibili come componenti aggiuntivi. Sono state preparate dagli sviluppatori e sono integrate nel flusso di lavoro. Di solito hanno un alto grado di parametricità: sono altamente configurabili per facilitare il compito del progettista che, soprattutto nelle fasi iniziali della commessa, deve finalizzare le ipotesi di progetto senza particolari vincoli e in tempi rapidi.
Le librerie di Archicad sono molto complete e già comprese nel pacchetto di installazione del software. Ognuno degli oggetti, serramenti o componenti può dare origine a migliaia di diverse configurazioni. Cosa significa? Che non dovremo preoccuparci di “pensare” e definire la finestra prima di averla posizionata, sarà sufficiente inserirne una e poi procedere con i settaggi fino a pervenire a forma, dimensioni e dettagli desiderati.
Un’altra risorsa molto apprezzabile è rappresentata dalle “disposizioni d’arredo” che permettono di impostare in pochi passaggi una cucina, un salotto o le scrivanie di un ufficio perché gestiscono le relazioni reciproche fra gli oggetti che li compongono.
Ulteriori librerie e oggetti
Oltre alle librerie in dotazione esistono numerose altre librerie sviluppate da esperti che possono potenziare molto l’uso dei software: ce ne sono di specifiche, dedicate ai sistemi impiantistici, agli arredi o alla illuminotecnica. Si tratta perlopiù di librerie a pagamento ma si trovano spesso anche risorse gratuite molto interessanti.
GRAPHISOFT ha sviluppato BIMCOMPONENTS, una piattaforma di condivisione di oggetti e librerie scaricabili nella maggior parte gratuitamente, mentre altri, per scelta dello stesso autore, sono a pagamento.
Fra questi possiamo trovare oggetti di prim’ordine quali lo Sweep and Loft Tool che permette di estrudere dei profili personalizzati in ogni direzione dello spazio, oppure il CloudTool che permette di manipolare le nuvole di punti in maniera agevole, o ancora diagrammi solari, ecc.
GH Structure Tool Demo from Jaime Ingram on Vimeo.
Molti di questi oggetti sono dei veri e propri strumenti aggiuntivi che vi faciliteranno la vita in molte occasioni. Gli utenti esperti, attraverso la condivisione, sono ormai in grado di contribuire allo sviluppo e al miglioramento dei software di base.
Ricordiamo l’ottima libreria ARCHICLUB, disponibile per tutti gli utenti in Contratto di Assistenza di GRAPHISOFT.
Le comunità online
Insieme all’espansione della rete, è cresciuta la possibilità di reperire oggetti e librerie da una miriade di diverse fonti. Nell’articolo su BIM e OPENSOURCE abbiamo visto quale contributo possono fornire le comunità online alla crescita della conoscenza collettiva. Con lo spirito comunitario vengono condivise, perlopiù gratuitamente, risorse molto interessanti che possono giocare un ruolo decisivo nello sviluppo del progetto.
Pensiamo alla 3D Warehouse, dove migliaia e migliaia di utenti caricano ogni giorno oggetti di ogni tipo, forma e accuratezza. Trattandosi di un deposito di oggetti generici si può trovare di tutto, anche se non sempre gli oggetti sono di buona qualità. Ma per la legge dei grandi numeri è probabile che troviate l’oggetto che fa per voi.
Anni fa, progettando una concessionaria d’auto, avevo necessità di inserire un elevatore di auto nel modello ma non riuscivo a trovarlo: nella Warehouse potei invece scegliere fra diversi modelli disponibili. C’è un oggetto che non trovate da nessuna parte? Avete ormai perso le speranze e pensate di dover modellare voi stessi l’oggetto in questione? Prima di cedere allo sconforto, visitate il sito.
Non si tratta di oggetti BIM veri e propri ma vedremo successivamente come è possibile “Bimizzare” degli oggetti 3D comuni.
BIMOBJECTS & Co.
Nel Maggio 2011, Stefan Larsson, in precedenza Direttore vendite internazionali in GRAPHISOFT, fonda BIMOBJECT, che è rapidamente diventata una realtà conosciuta a livello internazionale con la sua presenza in oltre 20 Paesi. Il rapido successo dell’impresa è dovuto all’intuizione di mettere in comunicazione direttamente il mondo delle costruzioni con gli stessi produttori dei prodotti, materiali e componenti.
In questo modello di business, non sono gli utenti a pagare per scaricare gli oggetti BIM ma i produttori, per vedere i loro prodotti inseriti nei progetti di oltre 2,5 milioni di utenti sparsi nel mondo. Si tratta di oggetti BIM a tutti gli effetti, estremamente ben fatti, ricchi di informazioni tecniche oltre che di riferimenti classificatori.
Ma, soprattutto, si tratta di oggetti che riflettono fedelmente l’aspetto e le caratteristiche dell’oggetto reale come esce dalla fabbrica. Un progettista che abbia inserito un determinato arredo perché ha trovato un oggetto molto ben fatto con tutte le informazioni necessarie (voci di capitolato, specifiche tecniche, classificazione, ecc.), quale prodotto proporrà al cliente al momento della scelta?
Le principali industrie manifatturiere sono presenti nella piattaforma BIMObject in cui gli utenti possono scaricare, gratuitamente previa registrazione, oggetti in diversi formati aperti e nativi.
Tra i formati disponibili per Archicad ci sono i file .gsm, il tipico formato degli oggetti GDL e il formato .lcf, un intero pacchetto di libreria che contiene al suo interno più oggetti. Quindi, all’interno di un unico file troverete a disposizione l’intero catalogo di un prodotto.
Inoltre, molti degli oggetti disponibili funzionano come Accessori: vengono applicati a elementi già presenti nel modello, quali muri, solette o altro. Ad esempio, per inserire un sistema di facciata completo di tutta la carpenteria, gli isolamenti e il rivestimento, anziché posizionare ogni singolo componente sarà possibile applicarli a un muro esistente secondo precise regole costruttive, potendo gestire il passo dei montanti o lo spessore degli strati di rivestimento.
Oggi sono disponibili sul mercato diverse altre piattaforme simili, quali ARCHIPRODUCTS, in cui si trovano prodotti del mercato italiano.
Le migliori librerie? Le proprie
Nonostante la quantità di risorse mostrate finora, ci saranno elementi che probabilmente non riuscirete a reperire e dovrete costruire per contro vostro. Ciò non significa doverli modellare da capo perché ormai la maggior parte dei produttori mette a disposizione i propri modelli in diversi formati 3D.
Sappiamo ormai molto bene che un oggetto 3D non equivale in automatico a un modello BIM ma possiamo costruirlo agevolmente in pochi passaggi:
- Importazione del modello 3D ed eventuale messa in scala;
- Eventuale modifica del modello, differenziazione dei materiali, ottimizzazione delle geometrie, ecc.
- Gestione informativa incorporando gli attributi.
Nel caso delle lampade, oltre a importare le informazioni, possono essere inserite anche le sorgenti luminose e in particolare le informazioni fotometriche, così da simulare con esattezza le caratteristiche della luce: intensità, forma del cono di luce, decadenza, ecc.
Se lavorate in Archicad avete a disposizione Library Part Maker che permette di gestire la diversa rappresentazione fra 2D e 3D, così che siano indipendenti l’una dall’altra. Nella rappresentazione architettonica ricorriamo spesso a una rappresentazione di tipo simbolica ed è quindi preferibile avere una visualizzazione gestibile in maniera indipendente perché potremmo essere poco soddisfatti della proiezione 3d in pianta.
Pensiamo, ad esempio, agli elementi dell’impianto elettrico che vengono rappresentati con un simbolo nel 2D e in maniera realistica nel 3D.
Con Library Part Maker sarete in grado di avere oggetti con:
- Diversi livelli di rappresentazione (simbolico, semplificato e dettagliato) sia in 2D che in 3D;
- Rappresentazione in pianta totalmente indipendente dalla rappresentazione 3D;
- Informazioni di prodotto già incorporate all’oggetto.
Esistono poi altre informazioni che dipendono dal contesto, quali la loro posizione e la loro codifica che invece possono essere gestite con il Gestore delle Proprietà.
I serramenti creati con Library Part Maker hanno la possibilità, al pari di ogni serramento nella libreria di sistema, di configurare gli attacchi al muro, le caratteristiche delle spallette, la dotazione di accessori come i davanzali, le soglie, gli oscuranti, ecc.
Per ottenere oggetti con un alto livello di parametricità è consigliabile invece usare PARAM-O attraverso cui potrete determinare qualsiasi tipo di configurazione geometrica.
Per approfondire i metodi per costruire i propri oggetti in Archicad potete leggere l’articolo dedicato a PARAM-O e a gli altri strumenti.
Inoltre, nella nostra piattaforma GRAPHISOFT Learn abbiamo dedicato un intero corso alla creazione di Oggetti BIM personalizzati con Archicad.
Come le librerie nel proprio studio, le librerie BIM devono essere tenute in ordine e ogni suo oggetto opportunamente codificato. È fondamentale saper gestire al meglio le librerie evitando duplicati o elementi mancanti, quindi create spazio nel server, verificate le condivisioni e i nomi dei percorsi dei file.