L'Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (Udine) è stata fra le prime committenze pubbliche ad aver investito nella metodologia BIM, in particolare per la realizzazione di un sistema informativo quale contenitore di informazioni utili per la gestione del patrimonio immobiliare. I benefici non si sono fatti attendere.
Ormai da diversi anni, l'Azienda Sanitario Universitaria Friuli Centrale ha compreso l'importanza della realizzazione di un sistema informativo in ottica BIM per la gestione del proprio patrimonio edilizio e per la realizzazione degli interventi edili impiantistici sui propri edifici.
L'idea nasce dalla necessità di realizzare un sistema integrato e cooperativo per la produzione, lo scambio e la circolazione delle informazioni relative ai singoli fabbricati, indispensabile in un sistema complesso come quello ospedaliero. Qui, la coerenza e l'unicità delle informazioni condivise da tutti gli attori dei vari processi presenti rappresentano indiscutibilmente una priorità.
Nel redigere il programma di lavoro, prima ancora della scelta del prodotto software da utilizzare, si è pertanto, provveduto all'individuazione degli obiettivi e delle priorità, secondo una nuova filosofia di lavoro basata sul BIM.
Gli obiettivi primari individuati sono stati, oltre la necessaria realizzazione dei modelli tridimensionali, la creazione di atlanti tematici che raccolgano in un unico modello tutte le informazioni utili alla gestione edilizia e patrimoniale (oltre che sanitaria) del singolo fabbricato.
In particolare, sono stati definiti i seguenti temi:
Nel processo di implementazione del modello si è deciso di coinvolgere tutti i portatori di interesse, cooperanti a vario titolo e modalità nella gestione e mantenimento del patrimonio edilizio e tecnologico aziendale. Questo ha portato a realizzare un sistema integrato finalizzato allo scambio e alla circolazione efficace ed esaustiva dei dati di interesse comune, vera a propria sfida al cambiamento metodologico e culturale rispetto alla precedente modalità di lavoro, caratterizzata da sistemi chiusi e con scarsa interrelazione.
Centrale nel processo di digitalizzazione del sistema informativo aziendale è stata dunque la scelta di realizzare in BIM le nuove nuove progettazioni. Si tratta di un fattore indispensabile per il costante aggiornamento del sistema stesso, sia attraverso incarichi a professionisti esterni (per le progettazioni più complesse), sia che l'attività venga svolta da personale interno.
Per il raggiungimento degli obiettivi descritti, la struttura tecnica responsabile della gestione e dello sviluppo del patrimonio edilizio aziendale ha potuto avvalersi di alcune competenze professionali già presenti e dalla pregressa conoscenza di Archicad. Questo ha facilitato l'avvio delle prime fasi del programma, oltre a indirizzare la scelta dello strumento informatico.
L'azienda ha poi pianificato un programma generalizzato di corsi di formazione per consentire una maggiore partecipazione del personale interno che, in varia misura, implementa e tiene aggiornato il sistema informativo.
In particolare, fondamentale si è rivelato il contributo della geom. Almida Giovine, BIM Specialist della struttura tecnica, sia nella realizzazione del programma che nel sostegno e consulenza costante agli altri dipendenti coinvolti a vario titolo nel processo di cambiamento.