Il render in architettura è uno strumento molto potente, utilizzato per evocare un sentimento e far innamorare il Cliente del progetto che stiamo realizzando per lui. Possiamo, ad esempio, fargli navigare l'ipermodello BIMx del progetto sia su tablet che utilizzando la realtà virtuale sfruttando il binomio Google Cardboard e smartphone. E oggi possiamo anche realizzare rendering in real time. Vediamo le peculiarità di questo approccio al rendering, come può tornarci utile e alcuni consigli per il suo utilizzo!
Molto tempo fa, nel corso universitario che mi introdusse alla visualizzazione dei progetti con strumenti informatici, in un primo momento si creava il modello 3D dell'edificio e successivamente si esportava il modello in un altro software che permetteva di applicare le texture dei materiali, le opportune luci ed effettuare il rendering della scena impostata. Lo step successivo consisteva nel passare ad un terzo software per effettuare il foto-ritocco dell'immagine ed il foto-inserimento del render nel contesto reale (compositing per i più giovani).
Il rendering era all'epoca qualcosa che metteva davvero in difficoltà l'hardware dei computer. Era frequente cercare di arrivare con la scena impostata correttamente verso le 18.30-19 in modo da lanciare il render e poter continuare con la propria vita. Perché? Perché il render sarebbe stato pronto solo per la mattina successiva!
Al risveglio, però, non sempre la giornata iniziava bene: l'immagine ottenuta poteva avere degli errori inaspettati che, anche se corretti in 10 minuti, poi richiedeva altre 8 ore per ottenere l'immagine corretta.
E questo accadeva nei migliori dei casi: non era così raro accendere il monitor e vedere l'annuncio di un errore irreversibile del sistema e di un conseguente render non concluso... Era il presagio di una giornata tutta in salita!
Con il passare del tempo, ossia un paio di decenni, l'evoluzione degli hardware dei computer ha fatto passi da gigante, sia a livello di processori che di schede grafiche dedicate. Ciò ha permesso di avvicinare sempre più professionisti alla possibilità di realizzare un render senza la necessità di acquistare tecnologie livello Nasa ma, soprattutto, di non attendere troppe ore per il risultato desiderato.
Nello stesso arco di tempo e allo stesso modo anche i software sono migliorati aumentando l'offerta sul mercato di nuovi software con approcci diversi al rendering. Uno di questi nuovi approcci è proprio il rendering in real time.
A differenza dei software di rendering classici, queste tipologie di software effettuano una pre-renderizzazione del modello mentre viene visualizzato.
Il loro campo di applicazione sono le sequenze animate per realizzare filmati che si ottengono in tempi impensabili fino a pochi anni fa; oggi vengono usati per realizzare i Digital Twin, argomento toccato nello scorso articolo sulla realizzazione del Digital Twin di Adelaide.
I software di rendering in real time non sono stati pensati espressamente per effettuare il rendering di una sola immagine: per questo motivo questi software sono visti ancora oggi come strumenti non all'altezza dei normali software di rendering statico. L'idea è che le immagini prodotte dai software di rendering in real time non abbiano alcune finezze che a mio avviso non si vedrebbero se non fossero gli stessi ArchViz Artist (che si occupano proprio di render per lavoro) a fartelo notare.
Per verificare la bontà di questa affermazione e poter vedere con i propri occhi alcuni lavori, basta dare un'occhiata all'account Instagram di Twinmotion; immagino che saremo tutti concordi sul fatto che i software, indipendentemente dalla tipologia, se utilizzati da mani sapienti possono produrre risultati sorprendenti.
Il rendering in real time porta con sé il vantaggio di vedere fin da subito come sarà il risultato finale del progetto; i materiali e le luci possono essere visualizzati e modificati all'istante senza attendere il processo di rendering completo.
Un attimo! Questo vuol dire che se non devo attendere il rendering, ho un risparmio di tempo nel workflow lavorativo?
Grazie alla prova gratuita di Twinmotion ho potuto saggiare con le mie mani le novità che porta con sé il rendering in tempo reale: la prima cosa di cui mi son reso conto è che il modello 3d progettato è quello che viene renderizzato. Sembra una cosa banale, ma non lo è!
Mi spiego meglio: come tutti i progettisti sanno, non sempre ciò che viene renderizzato è quello che è progettato e viceversa. Questo deriva dallo scollamento tra la fase di sviluppo del progetto, che è costante, e la fase di rendering, che fotografa il progetto in un determinato momento.
L’allineamento tra la fase di progettazione con Archicad e la fase di visualizzazione con Twinmotion si ottiene attraverso il Direct link: permette di mantenere sviluppati di pari passo il modello progettato e quello renderizzato. Le modifiche effettuate in Archicad si ripercuotono nel modello in Twinmotion e viceversa, offrendo la sincronizzazione diretta della geometria e delle informazioni, mantenendo la gerarchia e l'organizzazione. Nel filmato qui sotto si possono vedere i pochi passaggi necessari a testare questo efficace binomio tra Archicad e Twinmotion.
Un altro vantaggio è quello di provare in diretta nuove soluzioni delle scelte dei materiali o atmosfere, senza aspettare i tempi necessari per ottenere l'immagine finale.
E se vi viene in mente di scoprire come cambia il materiale scelto al variare della luce, basta semplicemente usare gli intuitivi comandi disponibili.
Questa è la seconda cosa che mi ha colpito di più: i comandi sono pochi, semplici, intuitivi.
In un attimo è possibile passare da condizioni meteo perfette con un bel sole e il cielo terso ad atmosfere autunnali con tanto di cambio cromatico del fogliame. E con la stessa facilità si possono modificare le caratteristiche dei materiali.
Questa caratteristica è molto importante per un render: ottenere il risultato voluto nel minor tempo possibile. Se si usano i software di rendering statico, ci sono numerosi parametri da controllare per modificare i vari aspetti dei materiali e delle luci e questo porta inevitabilmente a un maggior dispendio di tempo.
Confesso che lo studio di questi parametri mi ha tenuto un po' di tempo lontano dalla visualizzazione architettonica, mentre con Twinmotion ho potuto offrire anche questo servizio nel mio lavoro e facilitandomi non di poco la vita. Si tratta semplicemente di trascinare il cursore e rilasciare nella scena i materiali, gli oggetti, cambiare stagione, le condizioni meteo e regolare la crescita degli alberi.
A proposito di materiali, per i più esigenti sono disponibili, oltre a quelle già presenti in Twinmotion, anche le librerie dei materiali di Quixel Megascans grazie alla presenza del collegamento diretto già all'interno della libreria stessa. Queste librerie di materiali sono davvero ben fatte, oltremodo realistiche: il solo utilizzo dell'intonaco di Quixel Megascans riesce a migliorare nettamente la resa grafica del modello!
Come accennato precedentemente, la caratteristica dei software di rendering in real time permette di caricare il modello a video pre-renderizzato: le texture e le luci non hanno l'aspetto finale, pur consentendo di capire quale sarà il risultato. E, per vedere quale sarà l'effettivo aspetto finale, quanto tempo bisogna attendere?
Questo aspetto dipende dalla macchina, ma vi assicuro che è nettamente inferiore a quello necessario in un software di rendering statico. Nel mio piccolo ho notato che a parità di modello, inquadratura, materiali e dimensioni in pixel dell'immagine si impiega 1/6 del tempo per ottenere l'immagine finale. Un guadagno di tempo notevole, soprattutto per chi è sensibile come me alla riduzione dei tempi ed all'ottimizzazione del processo di progettazione.
Non c'è bisogno di fare le presentazioni ad Epic Games, creatori del motore grafico Unreal Engine e dei videogiochi Unreal e Fortnite. Twinmotion, che è la costola architettonica di Unreal Engine, porta con sé l'effetto Gamification nel lavoro.
In questo caso non si tratta di accumulare punti o superare livelli, ma dell'utilizzo dei comandi da tastiera, classici e ben noti ai videogiocatori, per il movimento all'interno del modello: parlo dei tasti WASD che sono la base per i giochi tipo Quake, Doom e simili (ricordatevi che Q ed E servono per abbassare ed alzare la vista).
Se invece non vi piacciono i comandi da tastiera per navigare il modello perché lo considerate un’antica usanza, potete utilizzare il controller dell'Xbox per sentirvi creatori di un ambiente virtuale all'interno di un videogioco!
Per avere un effetto wow del vostro progetto, si può ricorrere al Twinmotion Cloud per condividere la presentazione con il Cliente tramite un semplice link e, per chi ha la strumentazione adatta, anche visite in realtà virtuale.
Queste possibilità, oltre a far parlare di sé grazie all'esperienza che viene offerta al Cliente, permettono soprattutto di avere un suo feedback preciso sul progetto, andando spediti con la progettazione verso l'obiettivo finale.
Twinmotion si può utilizzare sia per il render di ambienti interni, sia per ambienti esterni; ho pensato di lasciarvi alcuni consigli semplici ed alla portata di chi, come me, è un architetto senza velleità da ArchViz Artist.
Chi mi conosce sa che la macchina principale su cui lavoro è un MacBook Pro 13" del 2019 versione base, dotato di scheda integrata Intel Iris Plus ma senza scheda grafica discreta. E sì, si riesce a lavorare decentemente con Twinmotion! Ammetto che la cosa ha stupito anche me e ho pensato di lasciarvi il setting che utilizzo con Twinmotion, che non varia di molto dalle pre-impostazioni del software appena installato.
Andando nel menu alla voce Edit e selezionando Prefernces, si accede alla schermata Setting; selezionando la voce Reflection and volume resolution ho impostato il valore a 1024, sia nel campo Viewport che nel campo Export.
Rimanendo nella stessa finestra, ma selezionando Quality, ho impostato il livello su Medium.
Questo oggettino aiuta tantissimo nel rendere più realistiche le riflessioni degli oggetti come vetro e metallo: è un cubo riflettente, per capire come funziona la cosa migliore è guardare questo video e provarlo. Lo trovate nella libreria a sinistra dello schermo, dentro la cartella Tools.
La funzione Urban Grab, quando l'ho scoperta, mi ha aperto un mondo! Avete presente quei modelli 3D del contesto urbano molto minimali in cui le case sono dei semplici volumi? Urban Grab serve proprio a questo.
Utilizzando i dati di Open Street Map e selezionando l'area di interesse in una comoda finestra con la mappa geografica, viene importato nella finestra di modellazione 3D il volumetrico del contesto urbano.
Lavorando in Italia siamo un po' più sfortunati perché alcune zone sono scoperte e bisogna sempre controllare le altezze degli edifici, ma se siete nella zona giusta potete avere un volumetrico del contesto in un secondo.
Potete trovarlo nel menu in basso a sinistra dello schermo, selezionando l'icona Content e poi l'icona Urban che vedete tutto a destra.
Se volessimo portare le perfette immagini dei render nel mondo reale, potremmo pensare che siano una fotografia nel momento temporale in cui un edificio è appena costruito.
Se invece volessimo rendere l'immagine più vissuta vengono in nostro soccorso le decals di Twinmotion: tombini, imperfezioni dell'asfalto, segnaletica stradale, pozzanghere... occhio a non perdervi e passare l'intera giornata a provarle!
Le potete trovarle nella libreria che trovate a sinistra dello schermo, dentro la cartella Objects.
È un oggetto dal colore nero con la funzione di sezionare tutti gli oggetti che interseca.
Per ottenere un buon risultato, basterà impostare il colore di questo oggetto su bianco e dare un tocco in più alle nostre presentazioni 3D dei progetti. Lo potete trovare nella libreria che trovate a sinistra dello schermo, dentro la cartella Tools e Sections.
Fino a cinque anni fa non ho mai dovuto realizzare un render: un po' perché non era necessario, un po' perché, se fosse stato necessario, sarebbe stato demandato al personale specializzato.
Ma ora, insieme ai documenti 3D, al render di Cinerender forniti da Archicad e all'esplorazione virtuale del progetto col BIMx, la possibilità di utilizzare Twinmotion permette di risparmiare tempo nella creazione di un'immagine statica e di esplorare il mondo delle animazioni dei progetti per presentarli al meglio. La presentazione e la comunicazione dei progetti fanno parte del nostro lavoro e una freccia appuntita come Twinmotion non può mancare al nostro arsenale.
Cominciamo dai nostri ebook gratuiti: sono un'infarinatura del perché e di come il BIM migliora il tuo business e ti rende competitivo sul mercato, che tu sia un singolo professionista o n'azienda strutturata.