In cosa consiste un oggetto BIM e come crearne uno che soddisfi le esigenze aziendali e di commessa, definendo le informazioni (grafiche e non) che dovrà contenere? Con questo articolo inizia la mia serie sugli oggetti BIM. Risponderemo a queste domande e ne considereremo gli aspetti più importanti. L'obiettivo rimane ottenere la controparte digitale di un prodotto fisico, come nel caso di un modello informativo BIM.
Comunemente, si pensa che un oggetto BIM faccia riferimento a un elemento di arredo o a un qualsiasi altro elemento scaricato dal web. Un oggetto che in qualche modo non fa riferimento diretto agli strumenti utilizzati all’interno del software di BIM Authoring.
Da un punto di vista generale un oggetto BIM può essere, invece, inteso come: La rappresentazione delle caratteristiche fisiche di prodotto in ambiente digitale in cui l'oggetto ha un comportamento uguale o simile al prodotto reale dell'asset costruito.
In questa prospettiva, si capisce che l’intero modello informativo è costituito da oggetti BIM. Gli stessi elementi Muro o Solaio, fra i più generici, sono degli oggetti rispondenti a questa definizione. Un modello informativo è infatti basato su oggetti contenenti dati codificati e su relazioni tra i vari componenti che lo definiscono. Con questi elementi si va a definire un database che colleziona, identifica e calcola informazioni grafiche e non grafiche.
Possiamo quindi definire un oggetto BIM come una combinazione di molti elementi, tant’è che sarebbe riduttivo dire che sia costituito solamente da informazioni e geometria. Di seguito riporto una serie di caratteristiche, esaustive a livello aziendale, che definiscono un oggetto BIM:
Ai fini di un corretto utilizzo degli oggetti BIM nel modello informativo in commesse sviluppate tramite il BIM, possiamo individuare caratteristiche aggiuntive per definire più nel dettaglio gli oggetti:
A fronte di queste considerazioni è evidente, quindi, che il mero download di oggetti da siti internet non è sufficiente a creare una Libreria BIM capace di soddisfare non solo le esigenze aziendali, ma sopratutto le richieste di una commessa. La domanda, allora, sorge spontanea: come creare degli oggetti BIM ideali?
In Archicad, la creazione di un oggetto BIM può avvenire mediante due differenti metodi. Gli oggetti in generale sono codificati utilizzando il linguaggio di programmazione GDL (Geometric Description Language), che non risulta però essere l’unico strumento in grado di creare degli oggetti. Questi, come anticipato, possono essere creati in due modi: tramite codifica nativa o tramite un processo di traduzione, comune alla maggior parte degli strumenti e/o plugin utilizzati.
Nel primo caso, l’oggetto viene codificato direttamente tramite il GDL, scrivendo righe di codice nelle apposite finestre di definizione dello Script 2D, 3D e Testo Master, oltre che dei parametri. In questo modo, gli oggetti creati risultano essere più performanti per gli utenti e per diversi motivi relativi al funzionamento e programmazione di Archicad stesso.
Gli oggetti creati tramite codifica nativa risultano essere parametrici. Così, l’utente può modificare liberamente alcune caratteristiche fisiche e non dell'oggetto. Inoltre, le forme geometriche codificate sono ottimizzate per Archicad, garantendo la corretta rappresentazione sia in 3D ma anche in tutte le altre viste come Sezioni, Alzati e Piante. In questo modo, la dimensione del file risulta essere contenuta, consentendo un rapido caricamento e calcolo delle geometrie.
Nel secondo caso, se un oggetto non è codificato in modo nativo, è probabile che sia stato creato attraverso un processo di traduzione tramite l’utilizzo di strumenti più user-friendly o di applicativi terzi.
Gli oggetti così generati sono tipicamente non parametrici o meno parametrici. La loro rappresentazione geometrica è molto più primitiva e meno ottimizzata per l'uso in Archicad, con possibili cali di prestazione quando vengono proiettati in una Sezione, Alzato o vista 3D. Spesso, inoltre, il loro simbolo 2D è una proiezione della stessa geometria, influendo sulle prestazioni di Archicad per il calcolo anche delle viste planimetriche. A causa della geometria primitiva, le dimensioni dei file risultano spesso elevate, con tempi di calcolo molto più lunghi.
Da un punto di vista pratico, esistono differenti strumenti per poter creare oggetti BIM tramite Archicad e la scelta del corretto strumento influisce sicuramente sulla creazione, sulle tempistiche di sviluppo e sulla gestione degli oggetti stessi. Vediamo insieme vantaggi e svantaggi di alcuni degli strumenti interni ed esterni più utilizzati (da sottolineare come vi siano anche altri strumenti e/o plugin capaci di creare oggetti BIM per Archicad).
Il linguaggio GDL offre un'enorme flessibilità e libertà di creare oggetti personalizzati in base alle proprie esigenze a fronte di una competenza informatica minima da acquisire. Il GDL è comunque un linguaggio di programmazione testuali relativamente semplice e presenta i seguenti vantaggi e svantaggi.
È un componente aggiuntivo di Archicad che semplifica e ottimizza la creazione di oggetti BIM personalizzati. Il flusso di lavoro di Library Part Maker è basato sull'uso di strumenti standard 2D e 3D di Archicad e non richiede alcuna conoscenza di programmazione GDL. L'approccio si concentra su prodotti in cui geometria e informazioni sono strettamente legate tra loro. Semplifica, inoltre, la creazione di porte e finestre complesse.
PARAM-O è uno strumento di programmazione visuale basato su nodi e componenti per creare oggetti Archicad parametrici, salvando come degli oggetti nella libreria incorporata. Gli script di PARAM-O trascrivono gli oggetti tramite GDL, consentendo di utilizzarli in qualsiasi versione di Archicad, anche se PARAM-O non è installato.
Archicad può importare contenuti da molte fonti esterne, come ad esempio Rhino, Revit, 3ds Max e SketchUp. Gli oggetti vengono tradotti più che creati, non sempre garantendo efficienza geometrica, informativa e parametrica dell’oggetto.
Archicad utilizza il processo di traduzione per creare oggetti (tramite il comando “Salva selezione come…”) a partire da elementi standard di Archicad, presentando delle funzioni parametriche limitate. Ad esempio, i parametri dimensionali di altezza, larghezza e profondità possono essere modificati, ma non garantiscono le proporzioni geometriche dello stesso.
Nella creazione di un qualsiasi generico oggetto BIM, dovrebbero essere presi in considerazioni alcuni aspetti per il suo corretto sviluppo. Insieme all’arch. Matteo Di Filippo, abbiamo trattato il tema nel webinar 8 punti per sviluppare una Libreria BIM di studio in Archicad, che potete rivedere al link.
Tali aspetti, affrontati in maniera esaustiva, sono stati suddivisi in tre macrocategorie, che di seguito andrò a evidenziare e descrivere.
Naturalmente, nel presente articolo ho cercato di fornire una panoramica ampia sugli oggetti BIM, con particolare riferimento ad alcune delle diverse soluzioni da adottare per la loro creazione e gestione. Ciò non toglie la continua sperimentazione da parte dell’utente nella ricerca della migliore soluzione in relazione alle proprie esigenze aziendali, verso un approccio che sposa il miglioramento continuo professionale.
Per dare un ultimo esempio, nel corso della mia esperienza professionale non sono mancate alcune sfide interessanti dal punto di vista tecnico, cercando di creare ibridazioni fra più soluzioni differenti, al fine di poter trarre più vantaggi nello stesso flusso di lavoro. Una fra queste è stata l’interazione fra Grasshopper e Library Part Maker, sfruttata per automatizzare la creazione della geometria 2D e 3D per oggetti semplici a fronte di un più alto numero di tipologie da dover creare. Ancora, l’utilizzo combinato di PARAM-O, per creare un oggetto parametrico e la sua struttura codificata di base da implementare tramite l’utilizzo successivo di semplici righe di codice aggiuntive GDL.
Nel prossimo articolo, ci dedicheremo a un più alto livello aziendale, andando a comprendere quali aspetti sono da considerare per la gestione di una Libreria BIM di studio composta da un numero elevato di oggetti.
Come sempre, per qualsiasi altro spunto di riflessione sul tema BIM e Archicad, mi trovate al mio profilo social @quellochefabim, dove ogni BIMers è il benvenuto!