In questa guida analizziamo un sistema di automazione semplice integrato all'interno di Archicad, per rassicurare l'utente intimorito e dimostrare che automatizzare è possibile anche senza diventare dei programmatori.
Il settore delle costruzioni si sta avvicinando alla completa digitalizzazione attraverso l'implementazione della metodologia BIM. In questo scenario prorompente , in particolare nel nostro panorama nazionale con l'obbligatorietà del BIM dal 2005, lo sviluppo di algoritmi, linguaggi di programmazione basati sul testo, o procedure generalmente automatizzate, sta diventando più una necessità che una prospettiva futura.
Queste procedure affascinano l'utente: basti pensare al boom dell'Intelligenza Artificiale o allo scalpore destato dal Computational Design. Allo stesso tempo, però, intimoriscono il professionista che vede il ruolo del progettista fondersi sempre più con quello del programmatore informatico. Vediamo perché non è per forza così e come sfruttare le automazioni in Archicad.
A partire dalla versione 22 di Archicad, Graphisoft ha progettato un semplice sistema di automazione delle proprietà basato su funzioni elementari, come quelle logiche o matematiche. Questo concetto, accessibile a tutti e allo stesso tempo efficiente, consente di automatizzare molte procedure meccaniche all'interno di Archicad, creando così un data model dinamico dal punto di vista informativo, in grado di adattarsi ai cambiamenti quotidiani del progetto.
Con la versione 27 di Archicad capita spesso che le funzioni più impattanti di un software riscontrino uno scarso utilizzo per una falsa credenza riguardo la loro complessità. Perché le Espressioni sono ad oggi così poco utilizzate e implementate in un template aziendale? Cerchiamo di sradicare questa convinzione facendo qualche passo indietro, capendo cosa sono e come possono essere utili le proprietà bastate sulle Espressioni.
Le Espressioni sono state introdotte come una nuova opzione per il tipo di dati delle proprietà. Il concetto alla base somiglia a quello che si verifica in alcuni software di calcolo, come Excel o Numbers, in cui funzioni matematiche, logiche, statistiche, o di altro tipo possono gestire i dati di input. Questi dati possono essere inseriti manualmente dall'utente o calcolati da Archicad stesso come informazioni predefinite, al fine di generare nuovi dati di output. Con le Espressioni, possono essere eseguite tre tipologie di azioni:
Se chiedessi cosa accomuna le Espressioni e il film The Imitation Game, penso che poche persone riuscirebbero a trovare la soluzione.
Poche settimane fa sono stato invitato come relatore ad un BIM Talks, la serie di incontri riservata ai BIM Manager certificati da Graphisoft attraverso il BIM Manager Program, per parlare delle Espressioni. Per impostare la presentazione, ho deciso di creare un parallelismo tra le Espressioni di Archicad con il film biografico su Alan Turing.
Per chi non lo conoscesse, Turing è stato un matematico, logico e crittografo ed è considerato uno dei padri dell'informatica. Fu arruolato durante la Seconda Guerra Mondiale in un gruppo di crittografi del Regno Unito per decifrare i codici usati nelle comunicazioni tedesche, criptate tramite il cosiddetto sistema "Enigma", il più sofisticato ed indecifrabile dispositivo cifrato dell'epoca. La soluzione di Turing fu di creare una macchina denominata "Bomba" e considerata il primo computer della storia in grado di decifrare circa 8000 miliardi di combinazioni. Un automatismo impensabile, soprattutto per quell'epoca.
Per coloro che hanno avuto a che fare con una commessa BIM, il soddisfacimento di tutti i requisiti informativi di commessa può risultare un problema di tutto rispetto utilizzando un sistema di inserimento manuale nei software di BIM Authoring.
Le Espressioni, soprattutto se integrate all'interno di un template aziendale, permettono di bypassare tutta la parte manuale e, testate in fase di creazione di un template, garantiscono il dato automatizzandone la validazione e controllo.
Il tempo gioca sempre a nostro vantaggio. Anche in questo caso, il tempo svolge un ruolo fondamentale nell'automatismo dei requisiti informativi da compilare mediante le Espressioni.
Durante il BIM Talks ho chiesto ai partecipanti di indicare, in percentuale, l'attenzione e il settaggio da dedicare alla sezione dei dati durante la creazione di un template Archicad. Da questo sondaggio è emerso che del tempo complessivo impiegato per un template (indicativamente tra le 100 e le 200 ore in base al livello di complessità e automatismo), circa il 60-70% viene utilizzato per i dati e le informazioni da integrare. Per conformare i primi standard di studio informativi alle proprie esigenze aziendali o alle richieste di commessa, bisogna avere un bel po' di ore a disposizione.
Alla luce di questa considerazione, perché non provare ad automatizzare la compilazione di tali informazioni?
Negli ultimi mesi ho scritto una Guida ai workflow per Graphisoft che potesse essere una solida base di apprendimento sia per chi vuole muovere i primi passi nell'utilizzo delle Espressioni che per chi già sa utilizzarle ma vuole migliorare qualche aspetto.
Partendo da un'introduzione sui vantaggi delle Espressioni e sugli aspetti basilari da conoscere per il loro funzionamento, la guida si struttura in:
Una buona guida deve sempre essere associata ad esempi pratici, affinché l'utente possa esercitarsi nella pratica quotidiana. Proprio per questo, in chiusura della Guida ai workflow ho inserito alcuni esempi pratici che, partendo da un livello base, aumentano di difficoltà, andando a toccare aspetti gestionali di un flusso di lavoro in Archicad e a relazionarli con Espressioni in cui essi vengono combinati tramite diverse funzioni.
Di seguito viene riportata una lista crescente in grado di difficoltà degli esempi proposti:
Come allenare la propria capacità di creare Espressioni sempre più efficienti?
La difficoltà risiede proprio nella capacità di pensiero, in quanto le Espressioni sono sì una funzione di Archicad, ma a differenza di tutte le altre utilizzabili nel software non sono tecnicismi da imparare e ripetere meccanicamente, ma pensieri logici complessi innescati da input esterni (esigenze interne o informative di un Capitolato Informativo).
Un pensiero logico si mantiene forte con l'allenamento e il gioco. Mi piace pensare che siano state le sfide a tempo con l'Architetto Matteo di Filippo, ai tempi in cui collaboravo con lo studio Matteo Thun & Partners, che mi hanno permesso di arrivare ad un livello simile di comprensione delle Espressioni.
Per citare Turing: Coloro che possono immaginare qualsiasi cosa, possono creare l'impossibile.
Per qualsiasi altro spunto di riflessione sul tema BIM e Archicad puoi trovarmi sul mio profilo instagram o sul mio sito web, dove ogni BIMer è il benvenuto!